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We are Lane

E ora si apre la partita dell'attaccante a gennaio

Vicenza-Benevento (Foto Studio Stella)
Vicenza-Benevento (Foto Studio Stella)
Vicenza-Benevento (Foto Studio Stella)
Vicenza-Benevento (Foto Studio Stella)

Se una squadra riesce a tirare sette volte nello specchio della porta, quattordici verso il portiere avversario, ma alla fine trova il gol con grandissima difficoltà, il problema si fa serio. Così come si era visto in tutte le altre 14 partite di campionato. Ma il paradosso sta nel fatto che senza il suo attaccante (anche se non si sblocca), il Vicenza fa fatica a creare e costruire in avanti. Perché anche il più critico dei tifosi avrà visto che senza Diaw (uscito per un sospetto stiramento) il Vicenza di ieri aveva perso le certezze e la forza fisica di un attaccante che da solo fa reparto. E adesso mettiamoci nei panni di Brocchi che ieri ha visto il mondo sgretolarsi ancora una volta e gli tocca in tre giorni ricostruirlo, perché venerdì c'è il Perugia e il mister sarà senza Diaw, forse Meggiorini part time, senza Lanzafame, Longo e con un Mancini da recuperare. Ieri ha esordito Filippo Alessio, classe 2004, talento cresciuto nel Bassano prima di arrivare in biancorosso dopo la fusione dei settori giovanili. È l'uomo (si fa per dire vista l'età) più in forma a disposizione di Brocchi e magari ci regalerà presto una favola. Ma il Lane ha bisogno di certezze subito, la classifica e gli infortuni dicono che un attaccante cinico da doppia cifra, serve come il lievito nell'impasto per la pizza. Oggi diventa la priorità nel mercato di gennaio, prima ancora di un difensore o di un centrocampista. Intanto servirà fantasia tattica senza perdere fiducia e grinta, come quella di Padella che con il lutto al braccio in ricordo di Ernesto Galli, ha mostrato di volerci credere ancora.

eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza.it

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