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We Are Lane

Con il Mantova una vittoria di nervi a forza di rasie. Ma serve altro

L'analisi di Vicenza - Mantova

La curva Sud con uno striscione comparso ieri mattina aveva analizzato la situazione: 20 anni di porchi e rasie, fuori... gli attributi (mettiamola così). Ebbene, ieri sera ce li hanno messi gli attributi i ragazzi di Baldini, capendo una volta di più cosa significa la C. Se affronti l'ultima o la prima in classifica sarà sempre battaglia. Il Mantova ha giocato con ordine colpendo i punti deboli del Lane (le fasce) e forse meritava il pareggio, ma la squadra di Baldini ha saputo soffrire come una squadra di serie C con umiltà e senza lo snobismo che ti porta il blasone.

Tutto bene? Neanche per sogno perché non si può subire così per 45 minuti. Nella ripresa il Vicenza ha raramente superato la metà campo, ha tirato in porta due volte e rischiato il pari in un paio di occasioni. Stavolta, per favore, non diamo la colpa all'arbitro però: certo l'arbitro Grasso ne ha sbagliate tante ieri e forse poteva concedere un rigore al Lane, ma è la squadra di Baldini che si è messa nei guai da sola, riuscendo alla fine ad uscire dalle difficoltà da squadra.

Un messaggio arriva a tutto il popolo biancorosso, lo spogliatoio è con il mister sennò ieri la squadra non avrebbe né sofferto, né lottato come ha fatto. I giocatori lo hanno fatto per loro e per il mister. Basta questo? Certo che no, teniamoci i tre punti e proviamo a non perdere al 95' domenica.

Eugenio Marzotto
eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza.it

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