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We are Lane

Cappe leader di un gruppo che ritrova entusiasmo

Viene da mangiarsi le mani due volte ad avere un attaccante che solo in campionato segna 19 gol (senza rigori) con una squadra che naviga solo al quinto posto. E se la cura Thomassen, fatta di compattezza e semplicità tattica fosse iniziata ben prima, non saremo qui a vivere di rimpianti. Vecchie storie, quel che conta oggi è che il Vicenza riscopre il sapore del Menti con la terza vittoria di fila dopo i tre punti contro il Trento e il trionfo di coppa Italia.

Non succedeva da mesi ma questa vittoria è figlia soprattutto di una tranquillità ritrovata, di una sicurezza mentale inedita, miglior condizione con vista futura. Mattone su mattone il tecnico danese sta costruendo un'identità di gioco e di squadra che assume ancora più importanza considerato le poche settimane che ha avuto a disposizione. Un lavoro tutto in salita e lo sarà ancora perché da qui al campionato dei playoff ci sarà da tenere la concentrazione altissima, ma le fondamenta finalmente ci sono. La vittoria di ieru spiega anche che la coppa Italia di C vinta non è proprio una "coppetta" come in certi salotti calcistici si continua a dire. Averla persa in finale avrebbe voluto dire addio a tutto il campionato e alle speranze di promozione in B.

Alzarla dopo aver battuto la Juve NG è stato come iniettare benzina a questa squadra che trova un leader vero a cui va perdonato tutto. Guardare per credere il battibecco tra Cappelletti e Ronaldo. Robe da capitano. E di gente come Cappe ne avremo bisogno ancora. 

Eugenio Marzotto

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