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L'occasione è di Valore con pro e contro dei Btp

Le caratteristiche dell'ultimo titolo di stato studiato per i piccoli risparmiatori portano a risultati diversi dai bond di pari scadenza

La capacità di marketing del Tesoro è fuori discussione e l'ultimo nato nella famiglia dei titoli di stato pensati per i piccoli risparmiatori, il Btp Valore, lo dimostra. L'idea di collocare un bond a 4 anni a cedole crescenti con premio fedeltà per chi lo tiene fino a scadenza si è dimostrata vincente: il titolo è andato a ruba, anche perché, effettivamente, le condizioni per chi lo ha sottoscritto, non sono male. Per quanto sostanzialmente in linea col mercato.

Caratteristiche

Dopo il lancio in grande stile del Btp Valore, con tanto di rush dei piccoli risparmiatori privati all'adesione in fase di sottoscrizione, sono state comunicate le caratteristiche operative. Il Btp, previsto con scadenza a 4 anni, avrà le prime due cedole al 3,25 per cento lordo annuo e le ultime due al 4 per cento, con premio dello 0,5 per cento per chi manterrà il titolo fino a scadenza. Tenendo conto di tutte queste variabili, il rendimento netto a scadenza, tolta la ritenuta del 12,5 per cento prevista per tutti i titoli di stato, arriverebbe al 3,1 per cento. Non così lontano rispetto ai "cugini" Btp ordinari di pari scadenza disponibili sul mercato.

Rischio

Detto questo, rispetto alla "trappola" del Btp Futura, spacciato dal Tesoro come titolo ideale per i piccoli risparmiatori nonostante si trattasse di un tasso fisso a scadenza molto più lunga, il Btp Valore a 4 anni rappresenta comunque una buona arma per combattere l'erosione del potere d'acquisto provocata dall'inflazione. Intendiamoci, non stiamo parlando di un titolo pensato per questo, quale invece è il Btp Italia indicizzato proprio all'inflazione, ma mettendo insieme la scadenza contenuta a 4 anni e le previste (ancorché tutte da verificarsi) marce indietro prossime del carovita, l'ultimo titolo di stato a cedole crescenti potrebbe rivelarsi un discreto scudo. Comunque più valido rispetto alla tendenza a lasciare la liquidità parcheggiata in conti non remunerati o remunerati troppo poco.

Liquidità

Come tutti i titoli di stato italiani, anche il Btp Valore sarà molto liquido sul Mot e potrà essere negoziato in qualsiasi momento. L'appeal dei bond pubblici del Belpaese, del resto, è fondato proprio nel mix di due fattori: i rendimenti tornati interessanti e l'elevata liquidità garantita dall'entità delle emissioni e dalla presenza sul Mot.

Specchietto

Occorre anche avvertire il risparmiatore che le differenze tra il Btp a 4 anni "normale" e quello Valore è più psicologica e "pubblicitaria" che reale. Nel senso che il rendimento a scadenza è sostanzialmente lo stesso: prendere cedole crescenti o prenderle sempre uguali come quelle concepite dal Btp classico non altera quelle che sono le condizioni del mercato. Se però il Tesoro, per movimentare la platea dei risparmiatori privati, decide di "inventarsi" qualcosa di diverso, non c'è problema. In questo momento, peraltro, le Borse stanno un po' andando avanti e indietro, con incertezze crescenti: logico che si cerchi di "approfittarne" per stupire con effetti speciali un pubblico che ha bisogno di ritrovare un porto "sicuro" dove attraccare i propri risparmi. Le virgolette sono d'obbligo per segnalare il cronico rischio dell'Italia, il Paese col più alto debito pubblico. Come dire nessun (alto) rendimento è gratis. Più alto è il tasso, più alto è il rischio. 

Marino Smiderle

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