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L’azzardo dell’investimento emozionale e la garanzia del risparmio gestito

Investire con il fai da te delle emozioni è forse il modo migliore per perdere soldi col sorriso sulle labbra. Se invece volete investire davvero, possibilmente per portare a casa nel medio periodo un rendimento in linea col mercato, evitate con cura qualsiasi tipo di fai da te e fate un giro consapevole negli scaffali del risparmio gestito, scegliendo l’abito che più s’intona col vostro portamento nel campionario della banca di riferimento.
Leggete attentamente le avvertenze prima dell’uso. Il tipico investimento, si fa per dire, emozionale in questi ultimi giorni ce lo ha indicato Carlo Cottarelli, uno che di economia qualcosa capisce ma che per l’occasione ha deciso di invadere felicemente il campo delle suggestioni calcistico-finanziarie. Stiamo parlando dell’Inter e della insostenibile leggerezza dell’ingresso nel capitale societario da parte dei tifosi. L’economista è interista ma il discorso vale per qualsiasi squadra: conviene ai tifosi sottoscrivere quote del capitale della propria squadra del cuore per apportare risorse durature in grado, per esempio, di compensare le carenze dell’attuale azionista di riferimento cinese? Ci sono casi, tipo Bayern Monaco, che dimostrano come la ricetta possa funzionare. La scommessa di Cottarelli, e di tutti gli interisti vip che hanno aderito alla campagna, è quella di riuscire a raccogliere qualche centinaio di milioni di euro, mica bruscolini, tra tutti i fan della Beneamata in Italia e nel mondo, e tenere in piedi le speranze di scudetto. Dal punto di vista emozionale il rendimento è assicurato, dal punto di vista finanziario molto meno. Del resto, Cottarelli ha avvisato tutti in partenza: consideratelo un finanziamento a fondo perduto. L’obiettivo è ottenere vittorie della squadra sul campo, ma per il portafogli la sconfitta è (quasi) assicurata. 
Se con questo fai da te vi basta, e avanza, la vittoria del cuore, quando si tratta di risparmi da far fruttare veramente conviene andare con i piedi di piombo. Il panorama dei tassi negativi permette solo agli investitori di professione, o comunque molto competenti, di muoversi in solitaria tra i listini azionari (se si ama il rischio) od obbligazionari (se invece si è più prudenti). Lasciare i soldi in conto corrente non conviene né alle banche che li tengono, né ai clienti che li mettono: piuttosto fate un’analisi dell’orizzonte temporale d’investimento e della propensione al rischio, scegliete il comparto più adatto, con l’aiuto del promotore di fiducia, e per un po’ potrete, e dovrete, dimenticarvi serenamente della destinazione selezionata. Le diverse banche hanno una boutique piuttosto ricca e la trasparenza imposta dalla normativa vi consente di conoscere con precisione il costo dell’investimento che giustifica la delega della gestione dei capitali. Azionario Italia, azionario mondo, azionario Europa, obbligazionario Italia, obbligazionario Usa: l’elenco può continuare all’infinito. Una volta trovato il “cassetto” giusto, metteteci la quota di risparmio stabilita, magari divisa tra diversi “cassetti”, e tra qualche anno, o quando servirà (i fondi comuni non hanno scadenza), farete i conti. Le emozioni rispetto all’acquisto delle azioni dell’Inter saranno sicuramente inferiori, ma è ragionevole supporre che i rendimenti abbiano molte più probabilità di viaggiare in territorio positivo. P.S. Comunque le ragioni del cuore mi indurranno a sottoscrivere una quantità sufficientemente irragionevole di azioni dell'Inter.

Marino Smiderle

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