Firma apposta, penna in regalo e sorrisi per la foto ricordo: il regolamento europeo sulle batterie è ufficialmente approvato. Esiste una tradizione al Parlamento europeo per celebrare i momenti solenni: alla firma di un atto legislativo, alla presenza del segretario generale dell’Europarlamento, il presidente consegna la penna all’eurodeputato che di quel testo è stato il relatore. E così la penna del “dossier batterie” ora è nel taschino del relatore Achille Variati, il deputato vicentino che ha curato la complessa materia per l’intera Aula. L’ha ricevuta dalle mani della presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola.
«Questo è un dossier strategico per il futuro della nostra Europa, un passo avanti fondamentale sulla strada della sostenibilità ed è un onore averlo seguito a nome dell'Europarlamento - spiega Variati - Due gli aspetti centrali: la riduzione dell’impatto ambientale e lo stimolo allo sviluppo, con misure volte a rafforzare il processo di transizione, per creare un vero e proprio mercato europeo delle batterie completamente sostenibile, dalla produzione al riciclo». Il regolamento è in gazzetta ufficiale, pronto a diventare “legge”, ma è ora atteso da una fase altrettanto importate, quella della «stesura degli atti delegati da parte della Commissione».
Variati ricorda che, il 6 luglio, c’è stata una tavola rotonda a Vicenza promossa da Confindustria nella quale si è discusso dell’impatto del nuovo testo sul mondo produttivo: in quella sede le voci delle imprese avevano sollecitato aggiunte e accorgimenti per l’applicazione del regolamento. «Di quel confronto facciamo tesoro - spiega l’ex sindaco berico - Con Mattia Pellegrini, il dirigente della Commissione europea che ha partecipato a quell’incontro, ho ripreso alcuni dei temi emersi e sono state espresse due disponibilità: innanzitutto saranno creati dei gruppi di lavoro per la stesura di ciascun atto delegato, così che i documenti siano aderenti alle esigenze operative degli stakeholders; e poi, siccome sorgono dubbi interpretativi, si potrà interagire con la Commissione tramite il sito web: si potranno porre delle domande e a ciascuna verrà data risposta, così da formare una sorta di servizio “Faq” online a servizio di tutti».
«Per quel che mi riguarda - conclude Variati - intendo mantenere i contatti con la nostra realtà provinciale, un territorio orientato alla produzione e all’export e che attende con attenzione l’applicazione di questo regolamento».