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"Imballaggi, norma migliorata dall'Eurocamera". Ma c'è chi boccia il governo Meloni

Il Parlamento europeo a Strasburgo
Il Parlamento europeo a Strasburgo
Il Parlamento europeo a Strasburgo
Il Parlamento europeo a Strasburgo

«Abbiamo migliorato con il lavoro parlamentare una norma, quella sugli imballaggi, che nella sua versione iniziale era molto penalizzante per la filiera italiana del riciclo e per migliaia di imprese, anche vicentine». Su questo concetto gli eurodeputati vicentini sono tutti d’accordo, oltre i colori politici: sia Alessandra Moretti e Achille Variati del Partito democratico, sia Sergio Berlato di Fratelli d’Italia. Sull’analisi della gestione del dossier da parte delle istituzioni europee, e del governo italiano, i giudizi sono invece diversi.

Moretti (Pd): "Norma migliorata, monitoriamo"

Nei giorni in cui sono partiti i negoziati finali sul regolamento, guarda al lato positivo Alessandra Moretti. «Le modifiche portate dal Parlamento europeo - sottolinea - saranno uno dei cardini della norma: non si può tornare indietro dalla linea assunta, quella che introduce una tutela per il riciclo». Se la quota di riciclo supera l’85%, per quella materia il Paese può derogare agli obblighi di riuso che la norma impone. «Ora nel trilogo - prosegue Moretti -la relatrice dell’Europarlamento Frederique Ries porterà la posizione votata e noi continueremo a monitorare. Poi, certo, può anche accadere che non si trovi una sintesi, e allora la norma si blocca».

Berlato (FdI): "No all'ambientalismo ideologico"

Sergio Berlato tiene a sottolineare la critica all’approccio della Commissione europea: «Totalmente ideologico - dice -. Noi italiani siamo leader in Ue per il riciclo e ora ci dicono che non va bene. Così la Commissione non si rende conto delle ricadute sulle imprese. Per fortuna in Parlamento, con una maggioranza trasversale, siamo riusciti a correggere il testo. Siamo fiduciosi che quel baluardo sarà parte del regolamento finale». Quanto alla posizione del Consiglio, che raduna i governi nazionali, «bene ha fatto il governo italiano a porsi in netta contrarietà alla proposta della Commissione e alla fine ha votato contro».

Variati (Pd): "Governo italiano debole: rischiamo"

Di diverso avviso Achille Variati, del Pd: «L’Europarlamento ha lavorato bene, c’è stata una maggioranza trasversale che ha introdotto modifiche importanti per tutelare la filiera italiana. Va detto che la relatrice, Ries, ha dovuto accettare la volontà della maggioranza, ma la sua personale posizione era meno favorevole alle istanze italiane e questo temo possa essere un elemento di debolezza nel negoziato». Ma la critica di Variati è al governo italiano e al ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, «pare inadeguato». «Il Consiglio ha portato una posizione molto simile a quella della Commissione e il governo italiano non è riuscito a incidere per modificarla. Alla fine, da solo, ha votato contro, ritrovandosi isolato. Un “no” che non vale nulla nella politica europea. Le aziende italiane e vicentine sono giustamente preoccupate»

Marco Scorzato
marco.scorzato@ilgiornaledivicenza.it

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