<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il riconoscimento

Villa La Rotonda conquista la copertina della Lonely Planet Veneto

Il gioiello palladiano, circondato dai fiori di colza, è stato scelto per la nuova edizione della prestigiosa guida

Piazza San Marco? No. La "solita" Arena di Verona? No. La basilica di Sant'Antonio a Padova forse? Neanche. D'ora in poi, quando, in vacanza all'estero, ci chiederanno dove abitiamo, diremo semplicemente Vicenza, senza dover aggiungere il solito, «vicino a Verona» o «non lontano da Venezia». Perché proprio il capoluogo berico, o meglio uno dei suoi gioielli palladiani, villa La Rotonda, ha conquistato la copertina della nuova edizione italiana dedicata al Veneto della prestigiosa Lonely Planet, guida ideata da Tony e Maureen Wheeler una cinquantina di anni fa, precisamente nel 1972, dopo aver pubblicato il loro primo taccuino di viaggio "Across Asia on the cheap". 

Nella foto, scattata in primavera, La Rotonda appare "impreziosita" dalle coltivazioni di colza nei campi circostanti. Oggi Lonely Planet conta su una rete di 2.000 collaboratori e partner in ogni parte del mondo. In Italia viene pubblicata dalla piemontese EDT che con una cadenza biennale invia nei territori collaboratori preparati che hanno totalmente sposato le linee guida dei fondatori: informare, istruire e divertire.

Anche per la terza edizione della Guida, l'autrice per la provincia di Vicenza è stata Cinzia Rando, sempre assistita dal Consorzio Vicenzaè, e ha trascorso una settimana girovagando nella nostra provincia per aggiornare la Guida, cogliendo stimoli e novità a garanzia del prodotto e in linea con le motivazioni che ne fanno una delle guide più diffuse al mondo e con 300 titoli solo per l'edizione destinata al mercato italiano.

«Nonostante blogger, influencer, strumenti digitali oggi disponibili, la guida cartacea rimane comunque uno strumento diffuso tra i viaggiatori individuali e curiosi in particolare per le destinazioni fuori dalle "rotte di massa" - spiega Carla Padovan segretaria di Vicenzaè - entrare nei cataloghi rimane un riconoscimento e incrementa la reputazione della destinazione ora come allora». «Lo abbiamo verificato - aggiunge quindi - trent'anni fa con la Guida Verde del Touring che aveva dedicato un titolo a Vicenza e alla provincia dopo l'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale e lo verifichiamo spesso, ancora oggi, con fotografi e giornalisti che ci chiedono siti inseriti nelle Guide».

Suggerimenti