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L'intervista

Rosita Celentano: «Il mio cuore è ad Asiago. La natura va protetta di più»

L'Altopiano è un luogo che ha scoperto da bambina, assieme a papà Adriano e mamma Claudia. «Ho i ricordi più belli, come i tre anni di scout. Ci torno ogni agosto e ogni Capodanno, ma mi preoccupano le nuove costruzioni»
Rosita Celentano, a destra durante un'escursione nei boschi dell'Altopiano
Rosita Celentano, a destra durante un'escursione nei boschi dell'Altopiano
Rosita Celentano, a destra durante un'escursione nei boschi dell'Altopiano
Rosita Celentano, a destra durante un'escursione nei boschi dell'Altopiano

Piccolo e grande schermo, palchi dei teatri, tra cui quello dell'Ariston a Sanremo, sale d'incisione. Rosita Celentano li ha conosciuti e li frequenta sin da ragazzina. Eppure c'è un luogo che nel suo cuore occupa una nicchia speciale: l'Altopiano di Asiago, scoperto ancora bambina, assieme a papà Adriano e mamma Claudia.

Che legame ha con Asiago e quali sono i suoi ricordi preferiti?
Avevo 7 anni quando arrivai ad Asiago, forse anche prima. Ogni agosto, Natale e Capodanno per noi era ad Asiago. Non sono amante della montagna, ma Asiago è speciale. Per la luce, visto che è un altopiano, non essendoci le montagne alte a ridosso del paese: la luce illumina i prati e la vivi fino al tramonto. Solitamente in montagna alle tre del pomeriggio arriva l'ombra. Asiago è speciale anche per la vista, così ampia che dà respiro: i pascoli come un tempo, le mucche libere a brucare le erbe mediche che crescono spontanee. E poi oramai per me è una seconda casa: ho vissuto due anni ai tempi del liceo e riconosco il profumo dell'aria, dei miei amatissimi boschi luminosi, dove il sole riesce a filtrare fra i rami degli alberi. Il ricordo più bello, di tutta la mia vita, l'ho proprio vissuto ad Asiago, e son stati i tre anni di scout! Ecco quella era la mia dimensione di vita. Vivere nei boschi, giocare, cantare, pregare, lavorare per sopravvivere naturalmente. Dico sempre che se esistesse la macchina del tempo tornerei immediatamente a rivivere quegli anni.

Ci torna ogni tanto?
Mantengo le abitudini di sempre! Agosto e Capodanno e appena posso torno anche durante l'anno. Mi preoccupa un po' vedere nuove costruzioni, sarebbe saggio invece di aumentare il cemento, ristrutturare le vecchie abitazioni o i vecchi edifici dando nuova vita ai mattoni che racchiudono già una storia e che comunque hanno uno stile d'altri tempi sempre bello. Invece mi intristisce molto vedere e ancor più sentire passare aerei sul cielo limpido di Asiago trenta e più volte al giorno, soprattutto nel periodo estivo. Io sono per la valorizzazione di un territorio e non per snaturarlo guastando il "silenzio" che è parte importante in posti circondati dalla natura come l'Altopiano. Bisognerebbe regolare i viaggi in aereo con pochi voli al giorno. È solo una questione di abitudine e di regole fatte per salvaguardare un territorio ancora non sfasciato del tutto dall'avidità umana.

La sua carriera artistica l'ha mai portata nei 7 Comuni?
Ho fatto teatro e sono stata anche ad Asiago. È stato emozionante vedere gli amici e le persone di una vita e trovarli in prima fila per me.

Lei si è sempre battuta per i diritti civili e per le scelte ecologiche: quali ritiene siano le questioni sulle quali è importante insistere di più oggi?
Proteggere l'ambiente. E per ambiente si intende natura e ad Asiago ce n'è tanta e va tutelata. Si intende evitare l'inquinamento dei mezzi e anche quello acustico. Rispettare i diritti degli animali che sono parte del Creato e hanno le stesse nostre emozioni: paura, dolore, stress, gioia, felicità, senso materno. Luoghi come Asiago e i suoi Comuni sono un patrimonio sempre più raro. Omologarlo a un mercato commerciale sarebbe come vendersi l'anima. E purtroppo qualcosa è già stato "svenduto".

Progetti artistici per il futuro? La rivedremo in tv?
In televisione per ora non so, ma a teatro sicuramente. Sto lavorando a una commedia francese molto divertente che tratta di corna, tradimenti. E poi altri progetti sempre legati all'impegno ecologista e di tutela degli animali.

Federica Augusta Rossi

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