Le vacanze che che mettono al centro il mondo il vino sono in forte ascesa nel 2023: scelte da almeno 10 milioni di turisti secondo i dati Cna Turismo e Commercio. E se il picco, prevedibile, si raggiungerà nelle prossime settimane della vendemmia, il turismo enologico riveste un ruolo sempre più rilevante nel movimento turistico italiano. Piace anche gli stranieri (3 milioni stimati), principalmente in arrivo da Francia, Germania, Regno Unito, Austria, per quanto riguarda l'Europa; da Stati Uniti d'America e Giappone, fuori dal Vecchio Continente. Con un +120% totale già registrato lo scorso anno.
Si tratta di una ricchezza unica su cui l’Italia non ha rivali, con 526 vini certificati, 6 beni materiali e immateriali riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità, 3 città creative Unesco per l’enogastronomia, 2 paesaggi riconosciuti dalla Fao.
Le esperienze più ricercate
- Al primo posto l’esperienza all’aria aperta con passeggiate, degustazioni in luoghi suggestivi, magari al tramonto, immersi nella natura, alla scoperta delle bellezze del territorio;
- a seguire l’esperienza enogastronomica all’ora di pranzo o la cena con vino in abbinamento;
- al terzo posto il tour e la degustazione personalizzata con l’enologo o con l’imprenditore vitivinicolo in cantina.
Il turismo esperienziale nei vigneti
Ma riveste un ruolo sempre più rilevante soprattutto nel turismo enogastronomico, il turismo esperienziale. In quel turismo, quindi, dove ci si “sporca” le mani e si finisce per essere coinvolti in attività manuali ritenute a torto desuete. La raccolta manuale dell’uva diventa così un’esperienza turistica e didattica, che avvicina all’affascinante mondo del vino un pubblico crescente di appassionati.
Enoturismo al femminile
Benché le cantine turistiche italiane siano dirette soprattutto da uomini (55%), il management della wine hospitality è soprattutto femminile (73%). La wine hospitality al femminile si differenzia per essere "non solo vino", ma anche attività legate al benessere, alla ristorazione (28%) e ai corsi di cucina (40%), alla ricettività (36%) e all’organizzazione di visite a luoghi limitrofi o di collegamento a eventi culturali (50%).
I wine-resort: una camera con... vigna
I posti dove la passione per il vino si combina alla buona cucina e al benessere, che conciliano paesaggio e gusto. Sono ormai tanti i wine-resort in Italia costruiti a pochi passi dai filari e immersi in paesaggi da sogno. Borghi, castelli e relais di charme in Trentino Alto Adige per un risveglio tra le viti. Palazzi gioiello ai piedi dell’Etna e strutture a cinque stelle in Franciacorta e Valpollicella. Ma anche tenute tra le colline del Prosecco, dimore rinascimentali nel Chianti e ville con vista sulle rupi di tufo dell’Umbria.
Le strade del vino in Veneto
In questo contesto si inseriscono le Strade del Vino e dei Prodotti Tipici del Veneto, percorsi di interesse paesaggistico ambientale, culturale e ricreativo, perfettamente segnalati e lungo i quali troverete cantine e altre aziende di offerta gastronomica, che apriranno i battenti per accogliervi cordialmente.
- STRADA DEL VINO COLLI EUGANEI: un percorso di intense suggestioni a pochi chilometri da Padova;
- STRADA DEI VINI DEI COLLI BERICI: un itinerario nella zona collinare a sud di Vicenza;
- STRADA DEI VINI DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI: un itinerario che si snoda tra il Monte Grappa e il fiume Piave, tra colline di vigneti e boschi;
- STRADA DEL PROSECCO E VINI DEI COLLI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE: un angolo della Marca Trevigiana unico nel suo genere;
- STRADA DEL VINO SOAVE: un itinerario tra storia e bellezza;
- STRADA DEL VINO VALPOLICELLA: alla scoperta di paesaggi ricchi di fascino e storia;
- STRADA DEL VINO LESSINI DURELLO: un itinerario tra le province di Verona e Vicenza