Euforia pura, gavettoni, e poi foto e balli con i tifosi. Con la coppa in mano, quella del Tricolore. Il primo ad avvicinarsi per un commento è il fuoriclasse Nicolia. È raggiante, non sta nella pelle.
«Quando ho capito che avevamo la gara in pugno? Quando mancava - racconta - un minuto alla fine, d'altra parte con un Viareggio simile non si poteva stare tranquilli. Una grande parte di questo scudetto è merito del lavoro fatto dal tecnico Franco Vanzo, e se noi siamo andati ben oltre le più rosee aspettative un grazie lo dobbiamo rivolgere anche a tutti i tifosi che ci hanno sostenuto durante l'anno e che hanno sempre creduto in noi».
Dario Rigo, il capitano, il grande assente per infortunio, ha dovuto seguire la partita dalla panchina. Il suo commento è lapidario: «Siamo campioni d'Italia, non c'è altro. Stop». E torna a far festa con i compagni. Tataranni, gol pesanti ieri sera, uno a dir poco strepitoso - quello del 6-3 - ripercorre le tappe di un'annata sofferta, soprattutto nella prima parte: «È stata una stagione difficile, con molti intoppi ma la squadra e io abbiamo sempre creduto di poter arrivare in fondo. Questa vittoria la dedico all'unica persona degna di questo ricordo che è la mia ragazza, Pamela». G. D.