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Il caso

Un bot su Telegram spoglia le donne a loro insaputa: quasi 700mila vittime

Il Garante per la Privacy ha aperto un'istruttoria nei confronti di Telegram dopo le notizie di stampa dei giorni scorsi sul caso di alcune ragazze vittime di un particolare tipo di "deep fake", cioè video e immagini realizzati attraverso app che consentono di trasformare il volto, la voce e il corpo delle persone, creando veri e propri falsi.

 

Secondo un'indagine condotta da Sensity sarebbero circa 680mila le donne virtualmente denudate. Tra queste ci sarebbero anche alcune giovani influencer italiane. Le ragazze si sono ritrovate, a loro insaputa, "spogliate" su Telegram dopo che alcuni utenti avevano manipolato le loro foto, spesso rubate sui social. Il tutto grazie ad un programma informatico - secondo Sensity la tecnologia utilizzata dal bot è quella di DeepNude, un sito web che da più di un anno offre la “possibilità” di effettuare questo tipo di modifica alle fotod - disponibile sul canale social e che impiega l'intelligenza artificiale per ricostruire l'aspetto che avrebbe il corpo sotto gli indumenti. 

 

Per l'Autorità «le gravi lesioni alla dignità e alla privacy a cui l'uso di un software simile espone le persone, soprattutto se minori, sono evidenti, considerati anche il rischio che tali immagini vengano usate a fini estorsivi o di revenge porn e tenuto conto dei danni irreparabili a cui potrebbe portare una incontrollata circolazione delle immagini, fino a forme di vera e propria viralizzazione».

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