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Scoperto un sosia della Terra a 31 anni luce, potrebbe essere abitabile

Mostra sempre la stessa faccia alla sua stella, come fa la Luna
Rappresentazione artistica di un esopianeta roccioso di massa terrestre come Wolf 1069 b, in orbita attorno a una stella nana rossa (fonte: NASA/Ames Research Center/Daniel Rutter) RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica di un esopianeta roccioso di massa terrestre come Wolf 1069 b, in orbita attorno a una stella nana rossa (fonte: NASA/Ames Research Center/Daniel Rutter) RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica di un esopianeta roccioso di massa terrestre come Wolf 1069 b, in orbita attorno a una stella nana rossa (fonte: NASA/Ames Research Center/Daniel Rutter) RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica di un esopianeta roccioso di massa terrestre come Wolf 1069 b, in orbita attorno a una stella nana rossa (fonte: NASA/Ames Research Center/Daniel Rutter) RIPRODUZIONE RISERVATA

Un altro sosia della Terra, chiamato Wolf 1069 b, è stato scoperto a 31 anni luce di distanza da noi, in direzione della costellazione del Cigno: potrebbe essere abitabile, nonostante abbia una faccia perennemente illuminata ed una perennemente al buio, proprio come la Luna.

Il nuovo pianeta si colloca così al sesto posto, per lontananza da noi, tra quelli di massa terrestre potenzialmente abitabili, ed è stato individuato grazie al progetto Carmenes, attivo dal 2016, che utilizza l’osservatorio Calar Alto in Spagna proprio alla
ricerca di pianeti situati nelle zone abitabili delle loro stelle. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori guidati da Diana Kossakowski dell’Istituto tedesco Max Planck per l’astronomia (Mpia) di Heidelberg, che l’ha pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

Wolf 1069 b ha una massa appena superiore a quella terrestre ed un’orbita che dura circa 15 giorni: si trova quindi molto vicino alla sua stella, la nana rossa Wolf 1069, ma nonostante questo riceve solo il 65% circa dell’energia che la Terra ottiene dal Sole. Questo perchè la nana rossa è molto più debole e fredda del nostro Sole: la temperatura media calcolata per il pianeta, infatti, è di circa -23 gradi, cosa che suggerisce che si tratti di un corpo roccioso. Se avesse anche un’atmosfera, gli autori dello studio hanno stimato che la temperatura potrebbe salire fino a 13 gradi, permettendo l’esistenza di acqua liquida in  un’ampia regione della parte rivolta verso la stella.

Un’altra caratteristica che gioca a favore dell’abitabilità di Wolf 1069 b è l’apparente tranquillità dell’astro attorno al quale orbita. Le nane rosse, di solito, sono note per essere molto attive e turbolente, provocando massicci venti stellari e intense radiazioni che rendono sterili i pianeti. Wolf 1069, invece, appare placida, anche se è probabilmente troppo presto per dirlo con certezza. Il nuovo sosia della Terra si avvia quindi a diventare un candidato promettente per ricerche più approfondite.

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