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Astronomia

Il 21 dicembre il solstizio e la "stella" che guidò i Magi

Falcetto di Luna con Giove e Saturno, fotografato il 16 dicembre da Palidoro, in attesa della congiunzione (fonte: Giuseppe Conzo/Gruppo Astrofili Palidoro)
Falcetto di Luna con Giove e Saturno, fotografato il 16 dicembre da Palidoro, in attesa della congiunzione (fonte: Giuseppe Conzo/Gruppo Astrofili Palidoro)
Falcetto di Luna con Giove e Saturno, fotografato il 16 dicembre da Palidoro, in attesa della congiunzione (fonte: Giuseppe Conzo/Gruppo Astrofili Palidoro)
Falcetto di Luna con Giove e Saturno, fotografato il 16 dicembre da Palidoro, in attesa della congiunzione (fonte: Giuseppe Conzo/Gruppo Astrofili Palidoro)

Tripletta di eventi astronomici per il 21 dicembre, con il solstizio d'inverno che è anche il giorno più breve dell'anno e saluta un fenomeno che non si osservava da circa 400 anni: Giove e Saturno vicini come lo sono stati solo nel 1623, quando erano ancora in vita Galileo e Keplero. La congiunzione dei due pianeti è stata probamente la 'stella' di Natale che, secondo il racconto dei Vangeli, avrebbe guidato i Magi.

Il solstizio è previsto alle ore 11:02 italiane e segna l'inizio dell'inverno. In questo giorno «il Sole nel suo movimento apparente lungo l'eclittica, ovvero la proiezione nel cielo dell'orbita della Terra, raggiunge la posizione più a Sud rispetto all'equatore celeste, che è la proiezione nel cielo dell'equatore terrestre», spiega l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope.

«Questo fa sì - prosegue - che nel giorno del solstizio invernale l'arco corrispondente al cammino del Sole al di sopra del nostro orizzonte boreale sia il più modesto dell'anno e, di riflesso, ci regala la notte più lunga».

Il solstizio è salutato dalla rara congiunzione tra Giove e Saturno, che sono così vicini da poter essere osservati insieme nel campo di un telescopio. Naturalmente è un avvicinamento apparente, visibile dalla Terra. Il fenomeno potrebbe essere la stella di Natale dei Vangeli: «Nel 7 a.C - ha spiegato Masi - la congiunzione tra i due pianeti è avvenuta addirittura tre volte e fu Keplero a suggerire che i Magi si siano ispirati ad essa, anche perché la durata della triplice congiunzione richiede mesi e questo è compatibile con l'organizzazione di un lungo viaggio, mentre altri fenomeni, come una cometa, hanno una finestra di visibilità più modesta».

Nei Vangeli, inoltre, non si parla di cometa ma di stella. A darle la 'veste' di cometa, ha proseguito, è stato Giotto: «affrescando la scena dell'Adorazione dei Magi nella cappella degli Scrovegni, raffigurò una bellissima cometa, con grande verosimiglianza perché egli stesso aveva visto il passaggio della cometa di Halley e si ispirò evidentemente a quella visione».

La congiunzione fra Giove e Saturno è uno spettacolo da non perdere e per osservarlo al meglio Paolo Volpini, dell'Unione Astrofili Italiani (Uai) consiglia di «aspettare che il Sole tramonti e guardare in quella direzione. Verso le 17 si potrà cominciare a vedere i due pianeti vicinissimi. Il momento clou è previsto tra le 17:30 e le 18:30 del 21 dicembre. È importante cercare un luogo con l'orizzonte a Sud-Ovest libero. Il fenomeno è visibile a occhio nudo, ma con un piccolo telescopio è possibile vedere gli anelli di Saturno e le lune di Giove».

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