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Scienza & tecnologia

Arrivano le stelle cadenti, il picco all'alba del 13 agosto

Lo spettacolo sarà migliore rispetto al 2022, grazie alla Luna defilata
Il 13 agosto è previsto il picco delle Perseidi (fonte: Adventure_Photo, da iStock)
Il 13 agosto è previsto il picco delle Perseidi (fonte: Adventure_Photo, da iStock)
Il 13 agosto è previsto il picco delle Perseidi (fonte: Adventure_Photo, da iStock)
Il 13 agosto è previsto il picco delle Perseidi (fonte: Adventure_Photo, da iStock)

«San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla». Sono i versi della poesia "X Agosto" di Giovanni Pascoli ad introdurre al meglio l'affascinante cielo d'agosto, come ogni anno ricco di appuntamenti e di sorprese. 

Costellato dalle immancabili Perseidi, questo mese di agosto è caratterizzato addirittura due Superlune e, dulcis in fundo, dal valzer dei due giganti, Giove e Saturno, che si alterneranno “ai fianchi” della Luna in una sorta di staffetta di congiunzioni Luna-pianeti.

Stelle cadenti, il picco tra il 12 e il 15 agosto

Ma procediamo con ordine. Partendo dall'ormai imminente fenomeno meteorico delle Perseidi, più comunemente conosciute come “Lacrime di San Lorenzo” per il fatto che nel 19esimo secolo il picco di frequenza delle meteore avveniva proprio il 10 agosto, giorno della ricorrenza del Santo. Come ormai noto, ai giorni nostri, il picco si è spostato in avanti di un paio di giorni, ed infatti quest'anno è atteso per domenica 13, con le serate migliori da dedicare all'osservazione tra il 12 e il 15. Chiaramente dopo le dieci e mezza di sera fino a notte fonda, quando la costellazione di Perseo, da dove proviene lo sciame meteorico, è più alta nel cielo di nord-est, quindi meglio osservabile. Le perseidi, ricordiamo, residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle, il cui scorso passaggio è avvenuto nel 1992 ed il prossimo è previsto per 2126.

Come mai avviene il fenomeno delle “lacrime di San Lorenzo”?

Il motivo è meccanico, quando la Terra interseca l'orbita della cometa, come ogni anno ad agosto, le polveri abbandonate della cometa entrano nell'atmosfera terrestre alla velocità di qualche decina di migliaia di chilometri all'ora, surriscaldandosi fino a vaporizzare, causando il noto effetto delle “stelle cadenti”. Contrariamente per l'osservazione dei pianeti e della Luna, lo strumento più indicato per l'osservazione è l'occhio umano, che per l'occasione dovrà abituarsi al buio e calarsi in un esercizio ormai desueto, l'osservazione della volta celeste. Che quest'anno sarà facilitata da una Luna che il 16 si troverà in fase di novilunio, in cui il suo emisfero visibile risulterà completamente in ombra. Una condizione ideale per poter osservare anche le principali costellazioni visibili del Sagittario, dello Scudo, dell'Aquila e del Cigno che, a sud, consentiranno anche di ammirare la Via Lattea.

Due Superlune nel mese di agosto

Dicevamo di sua maestà, la Luna, che quest'anno caratterizzerà il mese di agosto con due pleniluni al perigeo, la minima distanza dalla Terra, quindi due Superlune. Con la prima avvenuta al primo del mese e la seconda che si verificherà al 31. Quest'ultima chiamata anche Blue Moon, ma sia chiaro, il colore non c'entra, indica la seconda Luna piena del mese. Luna che proprio in queste sere si trova all'ultimo quarto in congiunzione con Giove e, poco più distante, le Pleiadi in un suggestivo quadretto apprezzabile dalla seconda parte della notte.

Degno di nota, infine, Saturno che per tutto il mese di agosto gode delle migliori condizioni di osservabilità, raggiungendo l'opposizione il 27. Significa che sarà opposto al Sole rispetto alla Terra e, dunque, perfettamente illuminato dal Sole e visibile per tutta la notte.

 

Dario Pregnolato

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