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Sanità

Cibo spazzatura e poco sport. Nel Vicentino allarme obesità, anche tra i bimbi

Quattro vicentini adulti su 10 sono in sovrappeso. Uno su 10 è obeso. Tra i ragazzi i numeri sono addirittura peggiori

«La realtà qui da noi non è grave come in altre zone ma io di persone obese ne vedo tutti i giorni. La lista di attesa è lunga. Ci sono pazienti non solo vicentini ma di tutto il Veneto e anche di fuori regione. Per questo raddoppieremo gli ambulatori e arriveranno nuovi strumenti diagnostici. Vedo tanti bambini obesi in ospedale o in ambulatorio anche se è sempre difficile intercettarli in tempo perché i genitori sono convinti di avere comunque dei figli sani». Il dottor Pierpaolo Pavan, direttore del Sian dell’Ulss Berica, il Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione mostra dati preoccupanti. «L’obesità - dice - è in forte crescita. Ed è una malattia cronica, recidivante, complessa, che si porta dietro molte altre patologie». 

Numeri e rischi

Quattro vicentini adulti su 10 sono in sovrappeso. Uno su 10 è obeso. E fra i ragazzi le percentuali sono anche peggiori. Sotto accusa il grasso in eccesso, quello che riveste la pancia, il più pericoloso, che provoca tumori e diabete, il nemico numero uno da combattere, dovuto a cattiva alimentazione, ad elevato livello di stress, a scarsa attività fisica.

Insomma, un problema rilevante che si dilata mentre l’attenzione degli operatori rimane scarsa, e latitano i consigli medici per chi avrebbe bisogno di praticare attività fisica, vale a dire l’unico antidoto naturale al peso che sale fino ad esplodere.

«L'obesità è una grave malattia»

«L’obesità – spiega il dottor Pavan - non è un condizione estetica ma una grave malattia. Un obeso non è mai sano. Può andare incontro a una cardiopatia ischemica, a una neoplasia del tratto intestinale o se è donna dell’apparato uro-genitale. In ogni caso è un malato da trattare e curare. Purtroppo non c’è molta sensibilità al riguardo. Chi si trova a pesare troppo tende a sottovalutare il suo stato. Lo stesso personale medico non ne percepisce il pericolo. C’è una specie di atteggiamento rinunciatario, quasi fatalista. Invece il direttore generale dell’Oms Tedros afferma che siamo dinanzi a una emergenza e che i servizi sanitari sono chiamati a mettere in atto tutte le misure necessarie per dare una risposta a questa epidemia». 

Fenomeno allarmante

Il fenomeno avanza a ritmi vertiginosi. «L’Italia – spiega Pavan - è al quarto posto in Europa per l’obesità infantile. Un bambino obeso se non curato tempestivamente ha l’80% di probabilità di esserlo anche da adulto. Per questo è importante intervenire subito. Tra l’altro a differenza di quello che qualche anno fa era il nostro armamentario farmaceutico, oggi sono uscite delle molecole come la Liraglutide e la Semaglutide, o anche la Tirepatide finora registrata solo in America che consentono di avere una potente arma in più per trattare l’obesità, e sono efficaci ancora di più negli adolescenti».

Le cause

L’analisi di Pavan, un esperto che insegna all’università e ha una passione incredibile per il suo lavoro, non lascia adito a dubbi. «La prima causa dell’obesità – dice – è la disponibilità di cibi ad alta densità energetica e bassa qualità nutrizionale. Poi si sta perdendo anche nel Veneto la dieta mediterranea più frugale e unanimemente riconosciuta dal mondo scientifico come la migliore per prevenire le malattie e mantenere un peso adeguato, mentre si preferisce la western-diet molto più abbondante, fatta di hamburger, patatine fritte, bibite, tramezzini, piadine, toast, che fa accumulare calorie. Per di più l’attività motoria si è ridotta quasi a zero, e i ragazzi restano per ore incollati allo smartphone o alla tv». 

I farmaci non sono la soluzione

I farmaci servono, ma non sono la panacea. Pavan è perentorio: «Aiutano a raggiungere l’obiettivo vanno bene nei casi più impegnativi, ma non possono essere presi per sempre, e comunque non vanno considerati una scorciatoia. La soluzione vera è una corretta alimentazione assieme a un adeguato stile di vita. Tutti vorrebbero dimagrire senza far fatica. Invece un impegno ci vuole. Si deve cercare un nuovo modo per impostare la propria vita perché solo così si ottengono risultati duraturi». 

Franco Pepe

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