Lo studio dell'Iss

Per 2 adolescenti su 5 il Covid ha avuto un impatto negativo sulla salute mentale

«Uso problematico dei social, stili di vita da rivedere»
L’indagine ha evidenziato l’impatto negativo del Covid sulla salute
L’indagine ha evidenziato l’impatto negativo del Covid sulla salute
L’indagine ha evidenziato l’impatto negativo del Covid sulla salute
L’indagine ha evidenziato l’impatto negativo del Covid sulla salute

La pandemia ha avuto un effetto positivo nelle relazioni con la famiglia per un ragazzo italiano su due. Il dato arriva a sorpresa dopo un lungo periodo di convivenza forzata ed emerge da uno studio coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). L’indagine ha coinvolto quasi 90mila giovani dagli 11 ai 17 anni e ha scattato una fotografia dei comportamenti degli adolescenti nel periodo post Covid: emerge, come noto, un impatto sulla salute mentale ma anche stili di vita da migliorare ed un uso problematico dei social media, soprattutto tra le ragazze.

Secondo l’Iss, il 54% degli adolescenti intervistati dichiara un impatto positivo della pandemia sui rapporti familiari, che decresce con l’età a partire dal 67% degli undicenni al 45% dei diciassettenni. Secondo il 42% dei ragazzi, poi, il Covid ha avuto un effetto positivo sul rendimento scolastico, anche in questo caso si registra un andamento per età, dal 50% dei più giovani al 37% dei diciassettenni. 

L'impatto negativo sulla salute mentale

L’indagine ha invece evidenziato l’impatto negativo sulla salute mentale e sulla salute in genere, per le misure di distanziamento come lockdown e apprendimento a distanza (Dad). Riguardo lo stress e la gestione delle emozioni, il 52% delle ragazze ha dichiarato un impatto negativo a fronte del 31% dei ragazzi. E la percezione di ’buona' salute diminuisce all’aumentare dell’età, risultando più bassa tra le ragazze rispetto ai coetanei maschi.

Secondo l’Iss la diffusione e l’uso dei social media tra i giovani richiede un’attenzione particolare. I risultati dell’indagine mostrano che a farne un uso problematico sono il 16,9% delle ragazze e il 10,3% dei ragazzi. Tra le ragazze di 15 anni, supera il 20%. Il cyberbullismo è più frequente nelle ragazze (17% contro 13%) e nelle età più giovani (19% a 11 anni, 16% a tredici e 10% a 15 anni). 

I cambiamenti a tavola

Abitudini alimentari e stili di vita possono migliorare, osserva l’Iss: il consumo quotidiano della prima colazione diminuisce al crescere dell’età, specie tra le ragazze, e meno di un giovane su 10 svolge attività fisica tutti i giorni. Permangono comportamenti a rischio come l’assunzione di alcol, in aumento tra le ragazze (una su cinque tra le 15enni si è ubriacata almeno due volte nella vita), l’abitudine al fumo di sigaretta che vede ancora prevalere le ragazze (29% contro il 20% dei ragazzi di 15 anni) e la propensione al gioco d’azzardo, che è invece un fenomeno prettamente maschile (il 47,2% dei ragazzi e il 21,5% delle ragazze 15enni hanno scommesso o giocato del denaro almeno una volta nella vita).

«La sorveglianza degli stili di vita dei nostri ragazzi e ragazze è particolarmente preziosa - afferma Silvio Brusaferro, Presidente dell’Iss - perchè ci aiuta ad intercettare fenomeni nuovi, come il cyberbullismo legato all’uso dei social media, dai quali dipendono in modo significativo la loro salute e la loro qualità di vita».

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