Stampanti "bio" in 3D in grado di realizzare riproduzioni fedeli di cellule, tessuti e organi umani: al via la produzione di 12 esemplari per un valore di 500 mila euro ciascuna. La Bio3DPrinting, appartenente al gruppo veneto SolidWorld di Treviso (quotato sul segmento Euronext Growth di Borsa Italiana) apre così la strada alla futura produzione di componenti dell’organismo umano destinate al trapianto.
Ecco cosa fa la stampante 3D "Electrospider"
Lo comunica la stessa Solidworld presentando "Electrospider" - questo il nome delle stampanti - un dispositivo che consente di produrre tessuti utilizzando le stesse cellule del paziente a cui dovrà essere impiantato il tessuto, opportunamente replicate in laboratorio, in modo tale da escludere qualsiasi rischio di rigetto, ottenendo parti anatomiche di caratteristiche e dimensione del tutto personalizzate ed eliminando i tempi di attesa collegati
all’individuazione di donatori compatibili.
Addio sperimentazione sugli animali
In ambito oncologico, Electrospider è in grado di realizzare strutture di tessuto più piccole, che consentono di testare le terapie che verranno poi applicate sui singoli pazienti. In campo farmacologico e cosmetico, invece, la replica dei tessuti permette di verificare eventuali effetti collaterali di farmaci, creme e prodotti, rendendoli sicuri per l’uomo e meno impattanti per l’ambiente, rendendo superflua, in particolare, la sperimentazione sugli animali.