<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'operazione

Asportata una massa tumorale di 70 chili ad una giovane paziente

L'intervento record è stato effettuato all'ospedale Molinette di Torino

Una massa tumorale così grossa non si era mai vista, hanno detto i medici delle Molinette (azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute) di Torino dopo avere asportato, in due interventi chirurgici, oltre 70 chili di un cistoadenoma a una giovane paziente.

La donna era arrivata al pronto soccorso in condizioni gravissime: il tumore ovarico di tipo benigno si era talmente esteso nel suo organismo da riempirle completamente l'addome fino a comprimere i polmoni. La paziente soffriva di insufficienza respiratoria, rischiava di morire per la compressone che la massa tumorale esercitava sui polmoni e su altri organi. Lo stato di salute era così grave che, dopo essere stata intubata, la donna è stata sottoposta a ventilazione meccanica, alla Rianimazione del Pronto soccorso.

Le equipe mediche hanno poi pianificato gli interventi: il primo è consistito nella aspirazione della porzione cistica del tumore benigno: sono stati raccolti complessivamente 52 litri di materiale liquido, con un'operazione effettuata dal dottor Ezio Falletto della Chirurgia d'urgenza 1 universitaria, diretta dal professor Mario Morino. Il drenaggio delle cisti ha permesso di estubare la paziente e farle superare la prima fase critica.

Dopo l'esito della tomografia computerizzata è stato effettuato un delicato intervento chirurgico per l'asportazione del cistoadenoma dell'ovaio di circa 25 chili, operazione effettuata dal dottor Francesco Moro della Chirurgia 2 universitaria dell'ospedale Molinette (diretta dal professor Renato Romagnoli). L'intervento è tecnicamente riuscito e dopo soli 4 giorni la giovane donna è stata trasferita dalla Rianimazione al reparto di chirurgia per poi essere trasferita presso il reparto di Dietetica e Nutrizione clinica per cominciare il periodo di riabilitazione. Ora la paziente è stata dimessa. Un risultato reso possibile - sottolineano alla Città della Salute - dalla «collaborazione multidisciplinare tra i vari specialisti».

La felice conclusione del doppio intervento «è un'ennesima conferma dell'eccellenza della sanità piemontese - commenta l'assessore regionale Luigi Icardi - in particolare mette in risalto la capacità di operare in regime di multidisciplinarietà, grazie all'elevata professionalità delle diverse équipes impegnate nell'operazione. È stato possibile risolvere positivamente una situazione sanitaria di rara gravità e complessità. Una vittoria per tutti gli operatori della Sanità e i pazienti».

   

Suggerimenti