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L'appuntamento

Osservare il cielo da Asiago
Dal 1942 il legame con Padova

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La ricerca astronomica di punta oggi funziona così: si prenotano i grandi telescopi nel mondo per qualche notte sulla base di un progetto di ricerca. Se accettato si parte, si osserva e poi magari per mesi tornati a casa si lavorerà sull'enorme mole di dati raccolti. Le videoconferenze, lo scambio di dati anche in tempo reale tra astronomi di tutto il mondo, fanno il resto. L'Inaf Osservatorio Astronomico di Padova, struttura di ricerca dell'Istituto nazionale di Astrofisica, è tra i primi al mondo per quantità e qualità di rapporti di ricerca. Lavora, gomito a gomito con l'Università di Padova, nei vari campi dell'astrofisica, inclusa la progettazione e lo sviluppo di tecnologie innovative per strumentazione astronomica d'avanguardia. Effettua test e sviluppo di satelliti con il Cisas "Colombo": l'ultima creazione è il telescopio spaziale Cheops che verrà lanciato a fine anno per l'osservazione degli esopianeti, i pianeti che ruotano attorno ad altre stelle diverse dal sole. Sono già oltre 4 mila, il primo è stato scoperto nel 1995. L'Osservatorio di Padova favorisce la diffusione della cultura scientifica grazie a progetti di didattica e divulgazione dell'Astronomia. L'Osservatorio di Padova è una della principali strutture dell'Inaf: vi lavorano circa 40 persone di staff scientifico e 20 fra post-docs insieme a circa 30 persone per supporto tecnico, amministrativo e di servizio. La principale attività è la ricerca scientifica nei vari campi dell'astronomia, l'Osservatorio vi contribuisce tramite progetti specifici: è conosciuto come "La Specola" e si trova nel castello di Padova del XIII secolo, a ridosso delle antiche mura. La struttura è suddivisa in 3 edifici: l'ala nord include la torre, l'ala sud (la Casa dell'Astronomo) e sul retro la Casa del Munizioniere.ASIAGO. A sud del Comune altopianese, ai margini del centro abitato, sulla collina dei Pennar, protetto da una folta abetaia, sorge la sede di Asiago dell'INAF-Osservatorio Astronomico di Padova, che con la sede staccata di cima Ekar costituisce il più grosso centro osservativo di Astronomia ottica in Italia. L'attività iniziò nel 1942 con l'inaugurazione del telescopio Galileo da 122cm di diametro: all'epoca fu il più grande strumento di questo tipo in Europa. Nel 1956 e nel 1965 due telescopi di tipo Schmidt il primo di 40 cm, il secondo di 67 si aggiunsero al 122 e nel 1973 - 500° della nascita di Copernico - venne inaugurato lo strumento a lui dedicato che con il suo specchio di 180 cm rimane tuttora il maggior telescopio nazionale sul suolo italiano. Con questi telescopi è stata prodotta una gran mole di lavoro testimoniata dalle numerose e prestigiose pubblicazioni e da un archivio fotografico di decine di migliaia di lastre. Al lavoro scientifico si è affiancato quello della divulgazione perchè il luogo è ideale per il contatto del pubblico con l'astronomia professionale e per promuovere la conoscenza dell'istituto di ricerca.La presenza dei telescopi e di una sala multimediale, dedicata alla didattica e alla divulgazione (accessibile ai disabili), offre alle scuole e al pubblico un ricco programma che crea passione per la scienza. Asiago si è distinta negli anni per le osservazioni delle supernovae e dei pianeti extrasolari. 

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