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Mary Poppins, la fantasia
riesce anche ad educare

Mary Poppins, la fantasia riesce anche ad educare
Mary Poppins, la fantasia riesce anche ad educare
Mary Poppins, la fantasia riesce anche ad educare
Mary Poppins, la fantasia riesce anche ad educare

MALO

Viale dei ciliegi numero 17. Ognuno di noi ha desiderato almeno una volta di volare sollevato da un ombrello con il manico a forma di pappagallo o sognato una borsa in cui ci può stare di tutto. Ma come riuscire ad avere tutto ciò? Forse una persona può mostrarcelo, porta un cappello con dei fiori e fa la governante: Mary Poppins. Una donna con la “D” maiuscola, un’educatrice coi fiocchi dotata di una creatività straordinaria. Tutto questo possiamo trovarlo nel libro di P. L. Travers, una scrittrice britannica che nel 1934 decise di raccontare la sua infanzia in modo “fantastico” facendoci entrare al numero 17 di Viale dei Ciliegi con allegria e molto stupore. Il libro racconta alcuni aneddoti particolari, come il gas esilarante o la mucca danzante, della famiglia dei Banks, dopo l’arrivo di Mary Poppins. “La borsa fu aperta e Giovanna e Michele furono sorpresissimi di vederla completamente vuota. “Come!” disse Giovanna, “Non c’è niente dentro.” Come sarebbe niente?” chiese Mary Poppins drizzandosi e guardandola come se fosse stata insultata. “Ti sembra niente?” Penso che tutti abbiano letto questa citazione immaginandosi dentro la propria testa la vocina fastidiosa di Giovanna che discute con Mary. Grazie alla grande presenza di dialoghi, la lettura è fluida e le descrizioni dei luoghi fanno entrare nel racconto come Berto riesce ad entrare nei suoi disegni per strada. Nel 1964 viene girato l’omonimo film che, anche se con qualche differenza, tratta queste avventure. Il rapporto particolare tra il signor Disney e l’autrice è invece raccontato nel film “Saving Mr Banks” del 2013 che spiega anche il collegamento tra il passato e il libro di P. L. Travers. Una storia che riporta indietro nel tempo, un racconto che dimostra l’importanza dell’educazione e un libro che fa viaggiare nella fantasia facendo tornare tutti un po’ bambini.

Testo inviato dalla biblioteca di Malo

Sofia Carbonara

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