<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La fotografia in copertina
racconta storie e ricordi

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

BRENDOLA

«Crediamo di scegliere un libro, invece è il libro a scegliere noi». Entro spesso in libreria, osservo i testi esposti e incuriosita, leggo titolo e trama. Questa volta però, è stata una foto in copertina a catturare la mia attenzione rispolverando i ricordi di una piacevole vacanza trascorsa nella splendida Val Venosta. Se è vero che le immagini sono più potenti delle parole, quello scatto è riuscito a narrare con estrema efficacia, l'intero romanzo "Resto qui" di Marco Balzano (Einaudi editore). Fotografia significa "scrivere con la luce" ed è proprio intorno a quel campanile che viene alla luce la dolorosa vicenda di una comunità, dove la storia intima e personale di una famiglia, si alterna a pagine di storia che hanno segnato profondamente il nostro Paese. È un racconto ricco di umanità e di speranza, di saldi valori come l'attaccamento alla terra natia, alla famiglia, alla vita. Tutto accade durante il ventennio fascista e negli anni successivi al secondo conflitto mondiale. La voce narrante è quella di Trina, donna, madre, maestra elementare che nonostante una serie di vicissitudini, lotta e resiste. Non c'è tempo per fermarsi, "Se Dio ci ha fatto gli occhi davanti, ci sarà un motivo! È in quella direzione che bisogna guardare, altrimenti li avremmo di lato, come i pesci!". Una donna capace di sfidare, prima la miseria, quella più nera, e poi la morte, rimanendo sempre accanto al marito disertore. Le parole sono la sua forza.Non ha paura Trina, neppure quando le acque della diga inondano la sua terra e i borghi del suo paese. Tutto scompare, sommergendo storie, vissuti, ricordi. Per molti, e lo è stato anche per me, il campanile che emerge dal lago artificiale è un fatto singolare, l'occasione per scattare un selfie originale e proseguire poi il viaggio. Dopo aver letto questo romanzo, la mia visione è cambiata. Quando ritornerò a Curon, guarderò il campanile che svetta dal lago di Resia con occhi diversi, consapevole della storia immensa che custodisce .

Testo inviato dalla biblioteca di Brendola

Barbara Pozza

Suggerimenti