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A PLAGUE TALE

Un esperimento?
No. Un'action adventure

Subito milioni di views di gameplay
Un esperimento? No. Un'action adventure
Un esperimento? No. Un'action adventure
Un esperimento? No. Un'action adventure
Un esperimento? No. Un'action adventure

Sono state tantissime le persone in tutto il mondo a pensare che A Plague Tale: Innocence fosse più un esperimento condotto da inesperti che un gioco godibile e dalla trama complessa, dopo aver visto il criptico trailer di lancio. Nulla di più sbagliato. Infatti, anche se per un breve periodo, il masterpiece sviluppato da Asobo Studio è salito agli onori della cronaca entrando con forza nel mainstream di YouTube e Twitch.tv, totalizzando milioni di views di gameplay in pochissimi giorni.Il gioco è ambientato nel periodo della guerra dei cent'anni in Francia, precisamente nel 1348 in piena carestia causata dalla peste nera, e tramite un'intricata scelta di stile, è in grado di fornire al giocatore un'esperienza immersiva. Vestendo i panni della giovane Amicia, una ragazza di famiglia nobile che per disgrazia perde tutto tranne suo fratello più piccolo Hugo, si esplora questo mondo malato, pieno di sporcizia e morti lungo le strade, alla ricerca della verità che si cela dietro gli alti prelati dell'inquisizione. La trama appare fin da subito ben costruita, si parte subito scappando dall'inquisizione e dai compaesani che credono che il morbo della peste sia stato portato dai due fratelli, facendo cogliere bene allo spettatore l'ignoranza e la superstizione che nel buio medioevo vigeva. Il gameplay scelto dagli sviluppatori è un action-adventure, i percorsi degli scenari sono precostruiti e, tranne qualche raro passaggio segreto, l'intero svolgimento della storia è lineare. Considerando la notevole cura riposta nella creazione del setting e nella realizzazione dei personaggi, le possibilità che un aspetto come il puro gameplay venisse in parte ignorato erano evidenti ma necessarie. Le armi a disposizione saranno limitate, si avrà perlopiù solo una fionda, e qui lo stealth e il sapiente sfruttamento della luce e del fuoco sono i primi ingredienti di una formula di gioco che si rivela variegata e che si amplia con situazioni quasi sempre inaspettate. Sono dunque previste molte prove di intuizione, ad esempio i topi (che saranno onnipresenti dispensatori di morte dall'inizio alla fine) sono terrorizzati dal fuoco, elemento che si dovrà sfruttare con la massima attenzione ma estremamente efficace contro di essi. Sassi, pietre focaie e tanta dose di coraggio sono gli strumenti necessari per affrontare le sfide che il gioco presenta. Le boss-fight saranno intense e di sovente bisogna ricominciarle finché non si riesce a trovare la strategia adatta. L'altra componente fondamentale del gioco è il fattore stealth, nulla di complesso, reso però ansiogeno dal fatto che in molti casi Amicia deve scappare col piccolo Hugo tenuto per mano e che se il bimbo rimane indietro il suo pianto farà precipitare in pochi secondi gli inquisitori. Ultimo elemento degno di nota del gameplay è il crafting in tempo reale, si avranno pochi secondi per comporre oggetti composti, ad esempio gavettoni in grado di spegnere le fiamme, prima di soccombere ai pericoli o alle sfide. L'unico giudizio negativo di questo single-player riguarda la ripetitività di alcune aree e dinamiche stealth elementari (rese appunto difficili dal piccolo che ci si porta appresso), ma per il resto A Plague Tale: Innocence risulta essere un bel gioco per gli appassionati di single-player, sapendo offrire emozioni profonde grazie ad una colonna sonora di qualità e nuovi spunti di riflessione sulla società odierna.

Massimo Dagli Orti

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