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Quarta sessione

Riflessioni post pandemia: riscoperta l'importanza della ricerca

Festival del Futuro 2021 - quarta sessione
Festival del Futuro 2021 - quarta sessione
Festival del Futuro 2021 - quarta sessione
Festival del Futuro 2021 - quarta sessione

QUARTA SESSIONE 

DOPO LA PANDEMIA: COME AFFRONTEREMO LE FUTURE CRISI GLOBALI

Roberto Giacobazzi, Docente e Pro-Rettore, Università di Verona (chairman): «Siamo reduci di una crisi annunciata da alcuni, ma sicuramente inattesa. Cosa abbiamo imparato da questa crisi? Oggi l'informatica si sta trasformando e sta mettendo il dato al centro e stiamo producendo degli algoritmi per lavorare e interpretare questi dati»

Alberto Mantovani, Direttore Scientifico IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Professore Emerito Humanitas University: «C'è stato un Science 20 (S20)  dopo il G20 e la visione di Giorgio Parisi è stata quella di mettere insieme l'S20 con l'SS20, ovvero scienze sociali. L'esperienza ci dice che questi due mondi devono camminare insieme. L'altro concetto che abbiamo interiorizzato è l'importanza della ricerca fondamentale, noi non avremmo i vaccini che abbiamo se non ci fossero stati degli studi strutturali sulla proteina del virus dell'influenza sincreziale. Si parla di 20 anni di ricerca. E tutti ci auguriamo che questa tecnologia dia un contributo alla guerra contro il cancro ma anche per molte altre malattie come la tbc. C'è poi la riscoperta dell'importanza della collaborazione pubblico-privato soprattutto nelle terapie e questo l'abbiamo visto con l'utilizzo delle monoclonali, spesso frutto di italiani o di italiani che lavorano all'estero. Molte di queste evidenze arrivano da una piattaforma internazionale "Recovery" nella quale confluiscono le esperienze scientifiche. E poi ancora abbiamo compreso l'importanza della tecnologia, fondamentale fare la genetica e inseguire la variante genetica »

Sergio Abrignani, Docente, Università degli Studi di Milano: «Tre spunti  ci ha suggerito questa pandemia e sono: la supremazia dell'occidente, la capacità di riconfigurare il nostro sistema produttivo per i vaccini e la fragilità che abbiamo riscoperto delle generazioni che non hanno fatto la guerra.»

Mario Nava, Director General DG REFORM, European Commission: «La politica è quella cosa che aiuta a enfatizzare o a ridurre l'impatto della pandemia. Attraverso una risposta rapida e immediata siamo riusciti a cambiare la faccia dell'Europa, pensate cosa sarebbe oggi l'Europa se non avessimo una vera prospettiva di resilienza e recovery. Questo perché abbiamo fatto delle scelte che i mercati hanno approvato, ci hanno dato in media 11 volte i soldi che abbiamo chiesto. Questo dimostra che l'investimento che i governi europei hanno messo in piedi ha avuto una certa risposta. L'impatto? Il compito dell'Europa è stato quello di procurare i vaccini per tutti, ora i singolo governi decidono la vaccinazione. Sull'economia siamo riusciti a non far perdere le aspettative razionali degli investitori sull'economia che sono rimaste alte, a livello che ci permette di essere fiduciosi sulla transizione verde e tecnologica. Cosa dobbiamo fare? Continuare a fare quello che stiamo facendo perché altre crisi potrebbero presentarsi»