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LA REGIONE

Un’evoluzione da abbracciare per mantenere la competitività

L'assessore Simona Tironi: «Necessario favorire competenze per i lavori di oggi e di domani» CONFINDUSTRIA BRESCIA Il presidente Franco Gussalli Beretta: «Per il cambiamento ci vuole applicazione»
Istruzione, formazione continua  e precisione nella produzione 
sono i  temi trattati da Simona Tironi e Franco Gussalli Beretta intervistati da Paola Buizza
Istruzione, formazione continua e precisione nella produzione sono i temi trattati da Simona Tironi e Franco Gussalli Beretta intervistati da Paola Buizza
Istruzione, formazione continua  e precisione nella produzione 
sono i  temi trattati da Simona Tironi e Franco Gussalli Beretta intervistati da Paola Buizza
Istruzione, formazione continua e precisione nella produzione sono i temi trattati da Simona Tironi e Franco Gussalli Beretta intervistati da Paola Buizza

Un’onda da cavalcare verso un cambiamento epocale che - il tempo darà ragione - non si rivelerà una semplice bolla condannata a esplodere senza lasciare traccia, bensì segnerà il punto di non ritorno di un progresso tecnologico impossibile da arrestare. Una trasformazione a cui si dovrà adeguare trasversalmente ogni ambito, a partire proprio dall'istruzione e dal mondo produttivo. Lo hanno ribadito i due rappresentanti Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e Franco Gussalli Beretta, presidente e amministratore delegato di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta nonché leader di Confindustria Brescia, intervenuti ieri pomeriggio sul palco di «Aspettando il Festival del Futuro» ospitato (non a caso) nella futuristica e avveniristica sede di Area 12 Hub di via Arturo Reggio in città. Un incontro organizzato da Gruppo Athesis, Bresciaoggi e Harvard Business Review Italia, incentrato su «Intelligenza artificiale e lavoro: questione di cervello, uomo, software e nuova produttività».
 

Formazione e istruzione
«Un tema capace di fare la differenza in chi lo interpreta e lo considera come una grande opportunità di crescita - sottolinea Simona Tironi -. Oggi l’intelligenza artificiale e la tecnologia permeano ogni azione e attività quotidiana, a volte senza neanche rendercene conto, rappresentando una finestra sul mondo per il singolo cittadino e ancora di più per le aziende dando loro la possibilità di restare su un mercato in continua evoluzione e al passo coi tempi». Un progresso impossibile da rallentare e né tanto meno da fermare. «Uno dei principali compiti delle istituzioni - aggiunge l’assessore regionale - è quello di favorire l’accrescimento delle nuove competenze, che siano in costante aggiornamento, per dipendenti e titolari d’impresa, potenziando misure e politiche attive del lavoro ad hoc». Per questo motivo Regione Lombardia, in stretta collaborazione con le realtà produttive, dà vita a corsi di formazione realizzati sulla base dei bisogni, dei fabbisogni e delle richieste delle imprese del territorio per formare studenti e ragazzi «su misura», organizzando lezioni dentro e fuori le aziende, con insegnanti parte di quel mondo industriale. Tra i progetti in campo anche l'individuazione di attività formative che abbiano una visione a medio e lungo termine, dedicate all’innovazione e all’intelligenza artificiale per orientare i futuri lavoratori ai mestieri di un domani. Secondo i dati del Politecnico di Milano e confermati dal Centro studi della Camera di Commercio, il 60 per cento delle grandi aziende sta adottando interventi mirati e orientati alla nuova tecnologia, mentre le piccole imprese sono solo il 15 per cento.
L’AI nel mondo produttivo
«Come Confindustria - spiega Franco Gussalli Beretta - dobbiamo aiutare soprattutto le piccole realtà a capire l’importanza di abbracciare questa inarrestabile evoluzione: un cammino che passa prima di tutto dalla formazione del capitale umano, necessario a costruire buone fondamenta della trasformazione digitale e sfruttare il cambiamento che offre l'intelligenza artificiale». Grandi trasformazioni, in forme e dimensioni diverse, da sempre esistite: dal vapore all’elettricità, fino ad arrivare a internet, alla digitalizzazione, all’informatizzazione e, infine, all’intelligenza artificiale. «Evoluzioni e progresso inevitabili e a cui è sbagliato resistere, perché - sottolinea il leader degli industriali bresciani - solo accogliendoli possiamo avere la garanzia di mantenere un comparto industriale e manifatturiero davvero competitivo a livello globale. Sicuramente non sarà facile: non sono pochi gli aspetti delicati di tutta questa nuova visione ma, quel che è certo, è la presenza numerosa di fattori positivi in grado di facilitare e velocizzare la produzione. Ma - aggiunge Beretta - il decisivo passo in avanti si avrà quando l’applicazione tecnologica e di intelligenza artificiale entrerà a far parte di un processo sistemico all’interno dell’attività produttiva e non relegata a una singola specificità». Diverse le aziende che hanno intrapreso il processo: da quelle manifatturiere a quelle agricole. Un paio di anni fa  fa la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta ha adottato l’AI per l’analisi del legno per la classificazione precisa dei vari livello del materiale evitando, in questo modo, le possibili interpretazioni personali dell’«umano» Non è da meno il settore agricolo che con l’AI può rivelare, per esempio, le caratteristiche insite nel raccolto. «Cambiamenti epocali ma - conclude Franco Gussalli Beretta - ma sono una presenza ancora poco diffusa».

Marta Giansanti