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festival del futuro

Clima, il tempo è scaduto «Il domani è già ipotecato?»

Determinazione e strategie, dopo anni di trascuratezza, ora in molti lanciano avvertimenti sul «climate change» invocando provvedimenti con una certezza: è il tema più urgente, bisogna agire
Record Il 6 luglio la temperatura media giornaliera dell'aria superficiale globale ha superato il record stabilito nell'agosto 2016
Record Il 6 luglio la temperatura media giornaliera dell'aria superficiale globale ha superato il record stabilito nell'agosto 2016
Record Il 6 luglio la temperatura media giornaliera dell'aria superficiale globale ha superato il record stabilito nell'agosto 2016
Record Il 6 luglio la temperatura media giornaliera dell'aria superficiale globale ha superato il record stabilito nell'agosto 2016

Donato Speroni, responsabile della redazione dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), fa sue le parole del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: «È immorale svendere il futuro per 30 denari».A lanciare allarmi sugli effetti del riscaldamento globale e sul cambiamento climatico nei quattro angoli della Terra ci sono ora infatti anche i grandi del mondo, quelli che fino a qualche anno fa o ignoravano, o consideravano con vaga benevolenza quanto gli scienziati sostenevano in merito all'imminenza di conseguenze di vasta portata, e forse irreversibili, derivanti dall'aumento delle emissioni di gas serra e delle temperature medie globali.

Fase di ebollizione In testa ormai c'è appunto Guterres, che invoca l'urgente adozione di azioni radicali. «Adesso», dice Speroni, «è il momento di rendersi conto che la Terra "è entrata in una fase di ebollizione". Il fatto è che gli eventi atmosferici legati ai fenomeni del cambiamento climatico stanno aggravandosi, diventando ogni giorno più estremi, come abbiamo avuto il modo di sperimentare nei mesi passati. Le temperature record rilevate da Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell'Unione europea, dedicato a monitorare il nostro pianeta anche sul fronte climatico», prosegue Speroni, «sono collegate alle ondate di calore registrate in gran parte del Nord America, dell'Asia e dell'Europa, che, insieme agli incendi in Paesi come il Canada e la Grecia, hanno avuto un forte impatto sulla salute delle persone, sull'ambiente e sulle economie».

Record allarmanti Ma sono tanti i limiti abbattuti nell'ultimo periodo, ricorda Speroni: il 6 luglio, la temperatura media giornaliera dell'aria superficiale globale ha superato il record stabilito nell'agosto 2016, diventando il giorno più caldo mai registrato, con il 5 e il 7 luglio subito a seguire. Il mese nel suo insieme ha registrato le temperature più calde della storia, con la temperatura media globale che ha temporaneamente superato la soglia di 1,5° C al di sopra del livello preindustriale. E, ancora, record per il mare Mediterraneo, le cui acque superficiali lunedì hanno raggiunto la temperatura più alta mai misurata. In Europa, durante le ondate di caldo di luglio è stata quasi superata la temperatura record di 48,8 gradi registrata in Sicilia l'11 agosto 2021. Il 16 luglio la Cina ha stabilito un nuovo record nazionale di temperatura di 52,2 gradi centigradi (città di Turpan nella provincia cinese dello Xinjiang), secondo l'Amministrazione meteorologica cinese. «Per Guterres», spiega Speroni, «tutto questo rappresenta soltanto l'inizio e, contrastando duramente i negazionisti climatici, ricorda che per gli scienziati è inequivocabile: gli esseri umani sono responsabili, e l'unica sorpresa è la velocità del cambiamento. E dopo gli inopportuni sarcasmi che Trump pronunciava con allegra incoscienza negli anni della sua Presidenza, ora l'allarme arriva anche dalla Casa Bianca, dove Biden ha definito le alte temperature dovute al cambiamento climatico una "minaccia esistenziale" per l'umanità». «Credo che nessuno possa più negare l'impatto del cambiamento climatico», ha affermato infatti il presidente Usa.

Azione globale «Serve un'azione globale per arrivare a emissioni zero, che deve cominciare dal cuore inquinato della crisi climatica: l'industria dei combustibili fossili», ha detto il segretario generale dell'Onu Gutierres. «Dobbiamo progressivamente lasciare il carbone, il petrolio e il gas sottoterra, dove appartengono e promuovere investimenti massicci nelle energie rinnovabili». Non solo: il segretario generale dell'Onu ha anche proposto un patto di solidarietà sul clima che impegni i Paesi più ricchi a tagliare le emissioni a vantaggio degli Stati emergenti, introducendo una «Acceleration agenda», che invita i Governi ad accelerare l'uscita dai fossili, con la totale eliminazione del carbone entro il 2040, ponendo termine ai finanziamenti a questo settore.*Sintesi dell'articolo «È immorale svendere il futuro per 30 denari» di Donato Speroni pubblicato nell'inserto n.6 del «Festival del Futuro»

Il focus Al festival del Futuro, oggi giovedì 23 novembre, alle 11.45 è in programma il panel «Il ruolo dell'Europa nella transizione energetica», realizzato in collaborazione con ASviS. Intervengono Massimo Gaudina, coordinatore della New European Innovation Agenda presso la Commissione Europea, Giulio Lo Iacono, segretario generale, ASviS, Alessandro Lanza, Direttore di Fondazione Mattei, Andrea Bolla, Presidente di Vivienergia, Ernesto Ciorra, Esperto di energia a Dreambuilder.