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Cabina di regia comunitaria

L'Europa contro le tempeste
magnetiche, in pericolo satelliti e Gps

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Tempeste magnetiche, un pericolo per satelliti e comunicazioni
Tempeste magnetiche, un pericolo per satelliti e comunicazioni
Tempeste magnetiche, un pericolo per satelliti e comunicazioni
Tempeste magnetiche, un pericolo per satelliti e comunicazioni

Una cabina di regia a livello europeo per il meteo spaziale e finanziamenti su base continuativa per preparare l’Europa agli effetti delle tempeste geomagnetiche che possono mettere ko sistemi elettrici, satelliti e Gps. Sono fra le sei raccomandazioni rivolte all’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Unione Europea e ai rispettivi Stati membri, contenute nel rapporto pubblicato sul Journal of Space Weather and Space Climate da un comitato di esperti di meteo dello spazio. Ne fa parte anche il fisico italiano Mauro Messerotti, dell’ Osservatorio di Trieste che fa parte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’università di Trieste.

 

Il rapporto ha richiesto due anni di lavoro al comitato European Space Science Committee (ESSC), presieduto da Hermann Opgenoorth, dell’università svedese di Umea e della britannica di Leicester, e da Robert Wimmer-Schweingruber dell’università tedesca di Kiel. «Abbiamo valutato le attività relative al meteo dello spazio a livello europeo per capire a che punto sono l’Europa e le varie nazioni nel monitoraggio e nella previsione di questi eventi, al fine della salvaguardia di attività e infrastrutture critiche per la società, e abbiamo analizzato cosa manca e cosa va approfondito», ha detto Messerotti. Negli ultimi anni c’è stata una crescente consapevolezza internazionale sui rischi legati al meteo spaziale, che si riferisce alle condizioni dello spazio influenzate dall’attività solare. Il Sole infatti può emettere sciami di particelle ad alta energia che se colpiscono la Terra possono causare tempeste geomagnetiche. Nei casi estremi, questi eventi possono causare danni a satelliti, reti elettriche, problemi nelle comunicazioni radio (compresi i cellulari) e nella navigazione Gps, influenzando la vita quotidiana dei cittadini. Questi fenomeni, ha osservato il fisico italiano, «generalmente interessano le latitudini più alte, ma studi recenti hanno dimostrato che nel passato ci sono state tempeste geomagnetiche molto intense, con effetti fino all’equatore».

 

Molti Paesi, compresa l’Italia, hanno iniziato ad aumentare le loro attività in questo ambito, ma non basta. Secondo gli esperti in Europa c’è bisogno di una regia unica e di finanziamenti su base continuativa ma anche di approfondire la ricerca in quest’ambito; di migliorare i modelli che consentono di descrivere e prevedere le tempeste geomagnetiche; di definire una rete per future osservazioni meteorologiche spaziali, anche supportando missioni spaziali di prossima generazione; di migliorare la valutazione dei rischi a livello nazionale ed europeo. Per mitigare i rischi è importante anche, ha spiegato Messerotti, «progettare satelliti in grado di resistere ad un elevato flusso di particelle energetiche, costruire reti elettriche fatte di più segmenti, in modo da poter isolare quelli danneggiati da questi fenomeni, e per quanto riguarda i segnali Gps, bisognerebbe affinare gli algoritmi contenuti nei ricevitori a terra al fine di gestire l’indebolimento o l’assenza del segnale».