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Festival del Futuro

Dalla sfida tecnologica alla nuova normalità, gli argomenti della prima giornata

Festival del futuro, prima giornata aperta dal saluto delle autorità (Marchiori)
Festival del futuro, prima giornata aperta dal saluto delle autorità (Marchiori)
Festival del futuro, prima giornata aperta dal saluto delle autorità (Marchiori)
Festival del futuro, prima giornata aperta dal saluto delle autorità (Marchiori)

Dal ruolo dell'Italia nella sfida tecnologica alla space economy con la città cislunare, dalle soluzioni possibili alle crisi globali alla gestione del post pandemia fino alle nuove frontiere della ricerca in campo medico. Sono questi alcuni degli argomenti trattati nella prima giornata di Festival del Futuro che prosegue anche oggi, venerdì 19 novembre, e domani sabato 20.

Di seguito tutte le sessioni di ieri:

I SALUTI INIZIALI

Luigi Consiglio, Presidente Gea: «Il mondo sta attraversando un momento di discontinuità importante ma io non ho mai sentito il Paese e la gente tutta così pieno di speranze. Una enorme opportunità di impegno per tutti noi ma anche di speranza

Matteo Montan, Amministratore delegato, Gruppo Athesis: «L'anno scorso il Festival visto da quasi un milione di viewer, io rappresento una delle due anime della nostra iniziativa, il forte legame con il territorio e un momento di apprendimento sugli strumenti che ci possono permettere di superare questo momento. Ringrazio tutti i partner ci hanno seguito in questa iniziativa».

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: «Grazie per questa grande organizzazione, ancora una volta un grande palcoscenico veneto. Innegabile che abbiamo alle spalle una ventina di mesi di incubo che lasciano strascichi anche sociali. Siamo ancora in pandemia, un vero big bang della storia, che ci impone riflessioni e penso che questo Festival sarà ancora una occasione per indicare la via»

Federico Sboarina, Sindaco di Verona: «Grazie dell'invito e devo dire che questo Festival, pensato prima della pandemia, è stato una intuizione geniale. Qualche giorno fa eravamo qui alla presentazione di Job &Orienta che compie 30 anni. Trent'anni fa quando è partito non esisteva internet. Quello che ci sembrava veloce qualche anno fa, l'ha pandemia l'ha reso lentissimo dando un accelerata a tutto lo sviluppo. E così questo festival importante prima della pandemia ora diventa necessario. Se l'innovazione è uno strumento è chiaro che a monte deve esserci una visione che ci permetta di arrivare a un determinato traguardo. Se a innovare aggiungete una R troverete la parola rinnovare ed è la responsabilità che abbiamo ora, ovvero quello di rinnovare le nostre città. Quello che può uscire da un Festival come questo è fondamentale perché guarda al futuro»

Maurizio Danese, Presidente Veronafiere: «Grazie di aver scelto Veronafiere. Io credo che le cose non succedono mai per caso e oggi siamo qui grande alla vostra perseveranza. IL sindaco parlava di Job &Orienta. Credo che il Festival del futuro sia un'idea che avrà la stessa fortuna. Tanti temi che verranno trattati in questi tre giorni avranno tante ricadute anche sulle fiere»

Roberto Giacobazzi, docente e Pro-Rettore, Università di Verona: «Porto i saluti del magnifico rettore Nocini che è da due ore in sala operatoria da chirurgo. Vedo tanti giovani presenti e sono loro che dovranno costruire e plasmare il futuro. L'università in questo può darvi le chiavi di lettura. Credo che l'università dopo la pandemia non è più la stessa di prima, il Festival del futuro ha una grande intuizione, il fatto che non è solo tecnica ma anche saper interpretare i segnali». 

Raffaele Boscaini, Presidente Confindustria Verona: «Ora di entrare nel vivo di questa grande manifestazione, una iniziativa molto importante perché parla un linguaggio delle imprese, quello della pianificazione e della programmazione con uno sguardo in avanti. Le imprese sono al centro di questo salto in avanti, abbiamo una crescita molto importante che si vede come locomotiva d'Europa. Non credo sia casuale ma dovuta a questo tipo di mentalità»

Enrico Sassoon, Direttore responsabile, Harvard Business Review Italia : «Questo festival ha un leitmotiv, la pandemia ha provocato un momento di discontinuità fortissimo in tutto il mondo e ci sono conseguenze che dovremo valutare nel tempo. A pensarci bene forse noi non arriveremo una nuova stabilità. Oggi i fenomeni sono incredibilmente veloci, sarà un "never normal", un cambiamento continuo e dobbiamo metterci nella testa che le cose cambieranno sempre più velocemente»

 

PRIMA SESSIONE: LA SFIDA TECNOLOGICA: COME FARE FRONTE AL RITMO ESPONENZIALE DELL’INNOVAZIONE

SECONDA SESSIONE: L’INVERSIONE DEL PARADIGMA: È IL MERCATO CHE GUIDA L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA. Luigi Consiglio intervista Giovanni Rana Jr., Innovation and Technology Manager, Pastificio Rana

TERZA SESSIONE: PUÒ L’ITALIA DIVENTARE UN LEADER TECNOLOGICO? CONDIZIONI NECESSARIE, OSTACOLI DA SUPERARE, OCCASIONI DA COGLIERE

INTERVISTA A GIOVANNI RANA

QUARTA SESSIONE: DOPO LA PANDEMIA: COME AFFRONTEREMO LE FUTURE CRISI GLOBALI.

QUINTA SESSIONE: LA NUOVA FRONTIERA DELLA SPACE ECONOMY

KEINOTE SPEAKER: Maria Cristina Piovesana, Vice Presidente per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, Confindustria