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Il gemellaggio

Chemello e Bjørnsen cucinano lo stoccafisso che finirà in televisione

Antonio Chemello e Tommi Bjørnsen in cucina
Antonio Chemello e Tommi Bjørnsen in cucina
Sandrigo, Antonio Chemello e Tommi Bjørnsen

Due chef d'esperienza, due ambasciatori dello stoccafisso, uno vicentino e l'altro norvegese. È stato un incontro culinario di alto livello quello tra il padrone di casa Antonio Chemello del Palmerino di Sandrigo e Tommi Bjørnsen chef del Maren Anna a Sørvågen in Norvegia.

Della passione di Chemello per lo stoccafisso è cosa risaputa, la Guida del nostro Giornale quest'anno l'ha premiato per la migliore ricetta di bacalà alla vicentina 2022, Tommi è presto detto, si è tatuato la scritta Torrfisk (che ricorda il consorzio di valorizzazione e tutela dello stoccafisso) sulle dita della mano. E con questo direi che ce n'è a sufficienza per affermare che qualche giorno fa a Sandrigo c'è stato un gemellaggio storico che si è suggellato con le riprese per un documentario che andrà in onda in Norvegia e in Italia, in cui i due chef hanno cucinato una delle loro ricette a base di stoccafisso.

Chemello, manco a dirlo, ha ovviamente preparato il suo celeberrimo bacalà alla vicentina, con solo stoccafisso Torrfisk fra Lofoten Igp, il migliore sulla piazza, l'unico con il marchio di garanzia. Tommi Bjørnsen invece ha cucinato un raviolo per cui è famoso in Norvegia, a base di stoccafisso.Il gemellaggio è stato organizzato dal Norwegian Seafood Council e ha visto la presenza di Olaf Johan Pedersen, responsabile per l'Italia di Tørrfisk fra Lofotenche che ha nel Veneto e in Vicenza in particolare la regione italiana più importante per qualità e quantità di consumi di stoccafisso: «Solo la qualità Igp paga», ha detto soddisfatto Olaf.

Alberto Tonello