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L'aperitivo e i social

Una petizione online per creare l'emoticon dello spritz

La campagna sul portale charge.org è partita dal Veneto ed è stata rilanciata anche dal governatore Zaia

Ormai è universalmente conosciuto, riconosciuto e richiesto. Sinonimo di quella parentesi di tempo libero a fine giornata, di incontro e confronto tra amici, è lo spritz: l'aperitivo alcolico disponibile in varie declinazioni, con Aperol, Campari o "bianco", senza bitter, in alcuni paesi sul lago addirittura allungato con il limoncello. Ordinato a fiumi dai turisti europei e d'oltreoceano anche all'ombra della Basilica Palladiana a Vicenza, per i veneti si tratta di un affare serio al punto che, nei giorni scorsi, sul sito change.org è approdata una petizione che ha come oggetto proprio lo spritz. Nel dettaglio: la creazione di una emoticon specifica, da utilizzare sui social network. Su smartphone, tablet e pc, infatti, tra i moderni geroglifici che sostituiscono parole e, sempre più spesso, interi concetti ci sono i calici di bollicine che si sfiorano, i boccali e il boccale di birra, il "gotto" di vino rosso, un paio di cocktail. Ma manca lo spritz: quel calice ambrato con lo spicchio di arancio, icona dell'aperitivo made in Italy.

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È dunque partita da Padova, che insieme a Venezia è la culla originaria di questa bevanda, con l'intento di coinvolgere non solo tutto il Veneto ma di varcare i confini regionali e nazionali per approdare dritta a Mark Zuckerberg e ai suoi social: da Whatsapp a Instagram. Una proposta tutta veneta che a Vicenza, però, stenta a decollare. E che difficilmente troverà molte sottoscrizioni. Pur bevuto in quantità industriali soprattutto nei fine settimana, nei locali della movida e nelle piazze del centro, dei quartieri e di tutta la provincia, di tipico vicentino ha poco o nulla e forse dovrebbe lasciare il posto alle ottime bollicine locali che raccontano il territorio, tipo il Durello o la Vespaiola.

«Lo spritz è l'aperitivo veneto più famoso del mondo. Da Londra a New York, da Parigi a Buenos Aires, lo spritz è diventato uno dei simboli del Veneto e dell'Italia. Eppure sui social del Gruppo Meta non c'è l'icona del nostro amato spritz: perché? C'è l'icona dello champagne, del Martini, della birra... perché non dedicare un'icona anche allo Spritz?», si legge invece nel testo della petizione patavina, promossa da Giacomo Brunoro, dell'associazione culturale Sugarpulp, che promuove giovani talenti nel mondo editoriale italiano ed internazionale. «Viviamo tempo difficili, abbiamo tutti bisogno di un po' di leggerezza in più: l'icona dello spritz non cambierà certo le nostre vite, ma la renderà un po' più divertenti e piacevoli, proprio come i tanti aperitivi a base di spritz che abbiamo condiviso con i nostri amici in questi anni», aggiunge Brunoro nella petizione condivisa via social dallo stesso presidente del Veneto Luca Zaia.