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GAMBELLARA

I premi della Guida: sommelier dell’anno, vince Jgor Tessari

Il contest della "Guida al mangiare e bere bene", s'impone il maitre di Asiago, 36 anni

Jgor Tessari è "Miglior sommelier dell'anno" della "Guida al mangiare e bere bene a Vicenza e in Veneto" de Il Giornale di Vicenza che premia le eccellenze. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Gambellara dal produttore vitivinicolo Francesco Zonin, secondo la fortunata formula dell'eccellenza che premia l'eccellenza ideata da Alberto Tonello, giornalista enogastronomico del nostro quotidiano e curatore della Guida. Premiati l'impegno e la caparbietà del maitre di 36 anni dello Stube gourmet dell'hotel Europa di Asiago, della famiglia Mosele. Una storia importante quella di Tessari che ha esordito nell'alta ristorazione al Trussardi alla Scala a Milano per proseguire il cursus in Veneto al Calandrino bistrot, al tristellato Le Calandre, allo storico Quadri di Venezia e all'hotel Rosapetra di Cortina d'Ampezzo. Da 8 anni è tornato a casa, sull'Altopiano.

«Questo premio rappresenta una grande gratificazione per il lavoro svolto, che è fatto di impegno, studio e ricerca», afferma Tessari. «È anche un riconoscimento che va al mio team. Dietro le quinte c'è molto sacrificio e tanta attenzione sia per il vino che per chi lo degusta. Un impegno incessante e che permette di raggiungere obiettivi di eccellenza». E a questo proposito, «l'eccellenza c'è quando ci si trova di fronte a un vino che non è solo ottimo ma che è anche in grado di identificare la storia del territorio e che incorpora innovazione e tecnica. Deve saper trasmettere nel modo più corretto un'emozione che il sommelier ha provato». Nel dare il premio Francesco Zonin ha dato la sua interpretazione dell'eccellenza.

«Consegnare questo premio equivale a un atto di ringraziamento - ha spiegato -. Il vino lo interpretiamo come prodotto della natura ma è anche un prodotto dell'uomo: una bottiglia racchiude la tradizione e la storia degli uomini che hanno dedicato, con passione, anni della loro vita per arrivare a produrla. La viticultura è arte. Però, il vino ha il limite che questa storia non è facile da raccontare, perché manca il collegamento diretto tra la bottiglia, con quello che racchiude, e chi beve quel vino. Tocca al sommelier far scoprire quel vino e saper raccontare la storia che porta con sé. Come uno chef per il piatto così dev'essere per il sommelier per il vino. E condensare tutta l'esperienza del vigneto grava sul sommelier ed è un compito davvero delicato». La "Guida al mangiare e bere bene a Vicenza e in Veneto" si può richiedere in tutte le edicole del Vicentino.

Matteo Guarda