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Cibo e Vino

Olimpiadi della cucina, uno chef vicentino a capo del team italiano

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La nazionale degli chef in "allenamento" sulle nevi di Bormio (Foto Facebook NIC)
La nazionale degli chef in "allenamento" sulle nevi di Bormio (Foto Facebook NIC)
Saluto degli chef vicentini (Video Fb)

Una componente veneta importante rappresenterà la nazionale italiana degli chef alla trentesima edizione delle "Culinary Olimpics", le olimpiadi della cucina che si terranno nel Baden Wurttemberg, in Germania sud-occidentale, dal 15 al 19 febbraio. Ma c'è di più, sarà lo chef vicentino Gianluca Tomasi il team manager della nazionale della Federazione Italiani Cuochi, alla sua ottava olimpiade.

E con lui anche lo chef berico Marco Tomasi.

 

IL SALUTO DEGLI CHEF VICENTINI AI COLLEGHI IN NAZIONALE

 

«La nostra cucina regionale è la madre di una grande tradizione culinaria, nata nelle case, portata avanti da abilissimi chef e riconosciuta a livello internazionale. Sono certo che una giusta affermazione la avranno i cuochi veneti che stanno scaldando i muscoli, anzi i fornelli, per le imminenti Olimpiadi della Cucina. A loro auguro un grande in bocca al lupo, certo del loro valore» è l'incoraggiamento del governatore del Veneto, Luca Zaia.

 

Per l’occasione, nel villaggio di Worldchefs, saranno anche organizzate delle degustazioni di eccellenze agroalimentari venete, alle quali potranno prendere parte i professionisti della cucina di tutto il mondo.

«Tra i circa 2000 cuochi provenienti da tutto il pianeta - prosegue Zaia - sono certo che la compagine veneta avrà modo non solo di primeggiare ma di aprire nuovi orizzonti ai colleghi stranieri. Sotto la guida del loro presidente Valter Crema, i rappresentanti dell’Unione Cuochi del Veneto saranno i migliori ambasciatori a tutela dell’originalità, della garanzia di provenienza e del corretto utilizzo dei nostri prodotti agroalimentari».

 

In gara si sfideranno 37 nazioni e tutte molto agguerrite. La prova complessiva consiste in due competizioni: una è la Chef Table dove verranno preparato un pranzo per 12 persone con 6 tipologie di finger food, 4 piatti freddi e 2 patti caldi. Un piatto festivo con tre preparazioni a base di pesce, uno starter vegano, una main course a base di agnello, un dessert e i petit four. Il tutto da cucinare in sei ore.

 

Poi ci sarà la prova Menù Ristorante dove sei nazioni per volta prepareranno un menù di tre portate per 110 persone, 100 sono partecipanti alla fiera culinaria e 10 sono i giudici.