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Bontempi all'attacco delle Guide: «Sono il medioevo e vi spiego il perché»

Michele Bontempi torna all’attacco delle guide nazionali ai ristoranti e ai vini e se la prende in particolare con la Michelin e il Gambero Rosso. Il giovane titolare de La Dispensa a San Felice sul Benaco, sponda bresciana del lago di Garda, regno dei vini naturali e di una materia prima stratosferica (carne e pesce di qualità incredibili), ha sparato cannonate dal suo profilo Instagram seguito da 23mila adepti che pendono dalle sue labbra.
A fronte di una recensione superlativa scritta da un cliente sui social, Bontempi è tornato sulla polemica guide sì guide no.
«In tantissimi mi chiedete perché la Michelin mi ignora, perché non ho una stella, perché le altre guide mi snobbano. Bene vi dico una volta per tutte che di stelle e recensioni a me non è mai importato nulla, a differenza di molti colleghi ristoratori che hanno ipotecato e perso la casa per inseguire la stella Michelin, io ne sto alla larga. Negli ultimi anni ho aiutato colleghi messi malissimo dal punto di vista psichico ed economico, perché finiti ad inseguire la stella. Rincorrete i clienti, la qualità, sogni reali, non quei quattro giornalisti ispettori che spesso di cibo non capiscono nulla. La clientela vera, acculturata, di passione non aspetta che finiate su una guida per venire a mangiare da voi».
Poi Bontempi svela una nuova tendenza, che lui stesso ammette, ha provato sulla sua pelle e sui conti del ristorante (che ricordiamolo, pur essendo una meta costosa per un gourmet, è sempre pieno e con liste d’attesa): «Conta molto di più quel network on line fatto di blogger e appassionati di cucina che postano, senza scopo di lucro, solo per passione, la loro esperienza al ristorante dove hanno mangiato. Nel mio caso si è creato un network veramente strepitoso di passaparola di qualità».
E poi torna a sparare contro le guide: «Fateci caso, le guide escono una volta all’anno e dopo due giorni dei vari premi nessuno parla più, scompaiono. I giudizi sulle guide valgono tanto quanto i Tre Bicchieri sul Gambero Rosso: zero. Chi ha passione per il vino, dei tre bicchieri non importa nulla».
E dal guru dei vini naturali, non poteva non arrivare anche una stilla di saggezza Osho style: «La cosa importante nella vita è la libertà, fateci caso, tutti quelli che hanno la stella il cappello ect, non sono mai liberi di dire la propria su questo mondo, sulle cose che non vanno di questo mondo che è uno dei più malati e ricattabili che c’è in assoluto. La pubblicità più belle ed efficace di tutte si chiama passaparola, non Michelin, Gambero Rosso o Espresso. Le Guide sono il medioevo».