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A "Piatto ricco" su TV8

Il giornalista del GdV conquista i superchef Esposito e Borghese

Alberto Tonello a "Piatto ricco"

«Ero un po’ teso, perché non avevo assaggiato il piatto, sapevo solo che la mia pasta era al dente, la sua mi pareva scotta». La tensione si è sciolta quando lo chef bistellato Gennaro Esposito ha emesso il verdetto: Alberto Tonello ha vinto la puntata di martedì sera di «Piatto Ricco», il cooking show condotto da Alessandro Borghese su Tv8.

«Borghese dal vivo è simpatico come lo vedi in televisione», racconta Tonello, giornalista de Il Giornale di Vicenza e critico enogastronomico, legato a San Martino Buon Albergo tanto da averlo omaggiato con il primo dei due piatti che ha preparato durante la trasmissione: il tacchino preparato sotto i severi occhi del giudice l’ha infatti ribattezzato «Tacchino girasole» in onore della villa realizzata dall’ingegner Invernizzi a Marcellise. In quella manche a venire eliminata è stata Silvia, casalinga milanese, nella sfida finale invece Tonello ha avuto la meglio su Massimo, mantovano (ma di origini veronesi) impegnato nel settore dei salumi. Alberto ha preparato il tacchino con un soffritto bianco e le erbette, con una ricetta giudicata «delicata» da Esposito e che gli ha agevolmente permesso di superare il turno, mentre Silvia ha deciso di autoeliminarsi e portare a casa il premio di consolazione da 300 euro.

Il duello decisivo si è giocato sulla preparazione di una «cacio e ova», ricetta che lo chef Esposito ha scelto perché gli ricordava la cucina della madre. Agli ingredienti classici, si è aggiunta la richiesta di usare delle fave, mentre per Massimo la preparazione si è resa ancor più complessa dalla scelta di utilizzare anche l’«ingrediente segreto» dello chef che in questo caso è stato della ventresca di tonno. «Incisivo», ha definito Esposito il lavoro di Alberto, che con le fave ha scelto di fare una crema e che si è impegnato parecchio sulla presentazione del piatto. E alla fine a vincere è stato proprio Tonello, del quale oltre che la cucina Borghese ed Esposito hanno apprezzato anche la presenza istrionica. Mille euro in gettoni d’oro il premio.

«Tre monete da 300 euro e una da 100», racconta, «con quella da 100 mi farò una collana ricordo». Ma la passione per la cucina come è nata? «Da ragazzino ero il primo a tornare a casa, mia mamma mi dava indicazioni per preparare il pranzo per gli altri. E poi anche da mio padre: uno difficile, taciturno, ma il sabato non lavorava e andava a prendere da non so dove una qualche ricetta regionale. Tornavo da scuola con la curiosità di scoprire cosa aveva preparato. E forse in me è scattata un po’ di emulazione». E adesso, che da dietro una penna è passato davanti a uno schermo? «Avrei un sogno: condurre un format tv che parli di cibo e vino».

Riccardo Verzè