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L’assalto dei buyer a quota 33 mila Sempre più stranieri

Tanti i  giovani e gli appassionati tra  gli stand a degustare le ultime produzioni delle cantine
Tanti i giovani e gli appassionati tra gli stand a degustare le ultime produzioni delle cantine
Tanti i  giovani e gli appassionati tra  gli stand a degustare le ultime produzioni delle cantine
Tanti i giovani e gli appassionati tra gli stand a degustare le ultime produzioni delle cantine

Alberto Tonello VERONA Da “Casa Athesis” (Il Giornale di Vicenza, L’Arena, BresciaOggi, Telearena, Telemantova e RadioVerona) i vertici di VeronaFiere hanno anticipato il bilancio dell'edizione numero 53 di Vinitaly. Numeri che poi verranno analizzati nei giorni a venire, ma sono comunque cifre di una Fiera sempre più autorevole all’estero. Intervistati da Mario Puliero, direttore di TeleArena e da Maurizio Cattaneo, direttore de L’Arena, sono intervenuti per Veronafiere il presidente Maurizio Danese e il direttore Giovanni Mantovani. A dialogare con loro l'amministratore delegato di Athesis, Matteo Montan. «Abbiamo rispettato i nostri obiettivi - ha spiegato Maurizio Danese - quello di portare il business in fiera e i wine lovers in città. Abbiamo raggiunto le 125 mila presenze, sempre in un’ ottica di “decrescita controllata”. C'è stata una crescita di buyers stranieri, 33 mila, il 26% dei visitatori, nella top five delle provenienze degli operatori gli Stati Uniti (+2% sul 2018) seguiti da Germania (+4%), Regno Unito (+9), Cina (+3) e Canada (+18). Mentre il Giappone incrementa dell’11». «Ci stanno arrivando tutti riscontri positivi dai protagonisti della rassegna - prosegue Giovanni Mantovani con un evento ordinato e ben gestito, sotto ogni punto di vista. Gli operatori sono stati tanti (circa il tre per cento in più) e hanno concluso tanti affari. E il mercato Italia è tornato a crescere. Così come fanno registrare il segno più i buyer da Cina, Regno Unito Stati Uniti, Germania, Canada e Giappone. Sarebbe stato quasi da invitare anche il presidente Trump. A questo si aggiunga “Vinitaly and the City” che chiude con 70 mila presenze più quelle di Bardolino, Soave e Valeggio che hanno fatto oltre 10 mila presenze», un dato incredibile. «La nostra presenza come gruppo - ha concluso Matteo Montan - è andata al di sopra delle aspettative. Abbiamo fatto una sorta di Vinitaly nel Vinitaly, una casa Athesis che è stata un magnete e un servizio per VeronaFiere, che ringrazio. Come voglio ringraziare tutti per la realizzazione di questo centro multimediale, è stato uno sforzo straordinario e un fantastico lavoro di squadra. Questa città ha un grande potenziale che va sviluppato». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alberto Tonello