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Il Cirò e le sue
sfumature. Sono
tre per pesce e carne

Un grappolo d’uva a bacca nera
Un grappolo d’uva a bacca nera
Un grappolo d’uva a bacca nera
Un grappolo d’uva a bacca nera

Un tesoro enologico che ha fatto conoscere la Calabria in tutto il mondo, non solo per le sue specialità gastronomiche. Stiamo parlando del vino Cirò DOC (Denominazione di origine controllata) la cui zona di produzione è quella compresa nei comuni di Cirò e Cirò Marina (area storica per la tipologia Classico) e, in parte, in quelli di Crucoli e Melissa in provincia di Crotone. A questo vino dedico la puntata di questa settimana della rubrica “L'Angolo del Sommelier”. Le sue tipologie sono Bianco (con uva Greco Bianco minimo 80%), Rosso (uva Gaglioppo minimo 80%, con eventuali altri vitigni tra cui barbera, cabernet franc, cabernet sauvignon, sangiove e merlot) e Rosato (che ha le stesse uve del Rosso). ABBINAMENTI. Il rosso, estremamente elegante ma al tempo stesso di grande carattere, per i primi piatti ben si abbina alle tagliatelle al ragù di capra o allo sformato di maccheroni in rosso; per i secondi, invece, l'abbinamento consigliato è con la trippa alla parmigiana, il coniglio, la cacciagione allo spiedo, la carne alla griglia, l'anatra al forno, la guancia di vitello in umido, il cosciotto d'agnello al forno, il cinghiale oppure lo stracotto d'asino. Nella versione Rosato è da provare con l'orata al forno o con le capesante gratinate. Nella versione Bianco con tartare di branzino o la pasta fagioli e cozze. PRODUTTORI. Tra le società agricole che operano in Calabria e che si occupano di produrre il Cirò nella relativa DOC, questa settimana ne proponiamo tre (un paio delle quali considerate vere eccellenze dall'Ais) in base alla tipologia di prodotto, alla facilità di reperimento sul mercato, al prezzo e al tipo di settore commerciale (dalla grande distribuzione fino alle enoteche). L'azienda “Ippolito 1845”, che richiama l'anno di fondazione, è tra i produttori più antichi del territorio: il Cirò Rosato “Mabilia” 2016, per le sue caratteristiche di freschezza, moderata sapidità e grande equilibrio è consigliato con una tipicità del territorio ovvero la zuppa di pesce. Invece il Cirò Classico Superiore 2014 dell'azienda “ ’A Vita”, fondata nel 2008 focalizzando la sua attenzione sulle uve tipiche del territorio, è caratterizzato da una lunga persistenza gusto-olfattiva e da una buona struttura che lo rendono un abbinamento ideale al cinghiale in umido. Infine troviamo l'azienda “Santa Venere”, fondata nel 1600, che abbraccia varie tipologie di agricoltura e il cui Cirò Rosso Classico Superiore “Federico Scala” Riserva 2014 raggiunge livelli di eccellenza enologica grazie al suo ventaglio aromatico, al suo equilibrio e alla sua misurata potenza al palato: l'abbinamento consigliato è con carni strutturate, meglio se cotte al forno, come nel caso dell'agnello. • © RIPRODUZIONE RISERVATA