Con la Brexit gli inglesi hanno iniziato a copiare in laboratorio il pregiato Tartufo Bianco che potrebbe presto sostituire quello italiano, che al contrario cresce spontaneamente in natura. È quanto afferma la Coldiretti, nel commentare l’annuncio che «il Tuber magnatum pico potrebbe essere prodotto in Gran Bretagna grazie alla scoperta degli scienziati dell’Istituto nazionale francese per la ricerca sull’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente (Inrae) che nei propri laboratori avrebbero affinato l’arte di coltivarlo.
I funzionari hanno detto che un lotto di alberelli di quercia di tartufo bianco è stato già portato nel Regno Unito nel tentativo di avviarne la produzione».
Una novità che desta preoccupazione, poiché il tartufo bianco, sottolinea la Coldiretti, «finora poteva essere solo raccolto esclusivamente in ambiente boschivo in Italia e in alcuni paesi dei Balcani. Anche se i terreni britannici, calcarei e umidi, sarebbero particolarmente adatti per consentirne la coltivazione secondo gli scienziati, è auspicabile che i tuberi "copiati" e prodotti negli impianti abbiano comunque una etichettatura apposita, per evitare di ingannare i consumatori e aumentare i rischi della vendita sul mercato di importazioni low cost spacciate per italiane, magari come pregiato tartufo bianco tricolore».