<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
IL VINO

La Terraprava di Dante esordisce con una bolla che si beve... ЯoVerso

La cantina Terraprava è a Romano d’Ezzelino, sulle colline di Bassano del Grappa e nasce come regalo d’amore a Monia Zilio, che sognava di andare a vivere a Col Roigo (il colle dove sorge la cantina), esaudito dal marito, l’imprenditore Fabian Bertoncello. E così la cantina inizia a prendere forma e così pure i vigneti allevati in biodinamica su suoli di arenarie, conglomerati e calcari alternati a livelli marnosi.

Il nome della cantina invece ha un’origine nobile, dai versi del sommo poeta Dante che, nel nono canto del Paradiso, descrive la zona collinare di Romano come “terra prava”, ovvero terra malvagia a ricordo della malvagità di Re Ezzelino III a cui il col di Dante è intitolato. ЯoVerso è il primo vino della giovane cantina, in origine doveva chiamarsi “Verso”, per richiamare la struttura poetica in cui è scritta la Divina Commedia, poi Monia e Fabian scelsero un nome più sbarazzino (come questo rifermentato in bottiglia) che ricordasse il fatto che si può scegliere di berlo pulito, oppure di “rovesciarlo” e consumarlo “sporco” dei lieviti sul fondo.

Si tratta di un rifermentato in bottiglia frutto di natura e artigianalità che si colgono fin dal primo sorso. Il vino è una base Chardonnay per circa l’80% con un dosaggio di Souvignier Gris (varietà Piwi) per il 20 e la rifermentazione in bottiglia avviene con l’aggiunta del mosto del passito del Souvignier Gris. Non è filtrato, chiarificato e neppure stabilizzato. Pur essendo una bollicina di pronta beva il colore è giallo dorato, il profumo è intrigante con sentori di miele, in bocca prevale l’agrumato con un finale di mela matura, la sospensione del miele riporta un ricordo speziato. In bocca è lungo. Ideale l’abbinamento con la pizza.

Costo in enoteca 14 euro.

Letizia Bonamigo