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IL VINO

Ca’Duso dal 1890 crede nel “cru” Costabissara. Battista: un’esplosione

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Ha il sapore della storia il racconto di come è nata la cantina Ca’Duso, la prima con il capostipite Giobatta, nel 1890, a credere nelle potenzialità vocazionali delle colline di Costabissara, ma è la terza generazione, nel 2005, con i fratelli Giovanni Battista e Lino Duso, che nasce la cantina e inizia il percorso qualità in bottiglia. Ora, la quarta generazione, con Alice e Simone, hanno compiuto il salto finale, puntando alla massima qualità e alla valorizzazione dei vari cru. La scelta in vigna è stata quella di puntare sui più importanti vitigni internazionali: cabernet sauvignon, merlot, pinot nero, pinot grigio, chardonnay e sauvignon blanc, ma anche sull’autoctono tai rosso. Da questa scelta è nata la riserva che forse in maniera lampante racconta il salto qualitativo di Ca’Duso il Battista Vicenza Doc 2018 un taglio bordolese da uve raccolte tardive in pieno ottobre. A una prima fermentazione di 20 giorni in acciaio con rimontaggi e follature manuali segue un affinamento in tonneaux da 500 litri in rovere francese per un anno. Poi il vino riposa in bottiglia altri 12 mesi. Battista è quello che si potrebbe definire, con un linguaggio social, una bomba a mano di rara potenza e concentrazione, che non impedisce a questa riserva di esprimersi anche in eleganza. Il colore è rosso rubino intenso, cupo. Profumo ricchissimo di piccoli frutti di bosco, bacche rosse, mirtillo e lampone, leggeri sentori di spezie, cacao e caffè. Al palato esprime grande struttura dove sensazioni di frutta e spezie continuano a evolvere, lasciando una lunga gradevole persistenza dell’aroma. Rubino impenetrabile con note granato. Sentori di viola appassita, frutti di bosco, peperone, chinotto e tabacco avvolti da un'impressione terrosa. Il sorso è potente e la struttura importante. Il tannino vellutato regala morbidezza al palato. Lunga scia finale di spezie e liquirizia. Costo in enoteca 30 euro.

Giovanna Romeo