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Il decalogo della polizia postale

Truffe di Natale, il vademecum per proteggere i propri acquisti

Da gennaio sono state più di 14 mila le truffe online, 2.500 le persone denunciate. La cifra sottratta è di 9 milioni di euro

La corsa ai regali di Natale è cominciata e, per comodità, sono molti gli italiani che fanno acquisti online e si fanno spedire a casa i regali evitando così le code in auto e le file ai centri commerciali. Ma come ogni anno sotto le feste aumentano le truffe online e per questo la polizia postale del Veneto ha redatto un piccolo vademecum di comportamenti virtuosi che aiutano a difendersi dalle frodi telematiche.

I dati delle truffe online

Nei primi undici mesi di quest'anno la polizia postale ha trattato più di 14 mila truffe online di cui oltre il 60% si sono consumate nel settore del commercio elettronico per l'acquisto di beni e servizi immobiliari legati all'affitto di case vacanza "fantasma". Sono in questo ambito sono stati sottratti 9 milioni di euro per i quali sono state denunciate 2.500 persone.

La truffa della ricarica della carta prepagata

La truffa classica di questo periodo, rilevano gli agenti di polizia, è quella di attirare il cliente tramite l'inserzione su un sito ufficiale. Con la scusa di applicare un ulteriore sconto si sposta poi la trattativa in ambito privato, utilizzando cioè uno o più indirizzi e-mail. Il pagamento viene richiesto sotto forma di ricarica di una carta prepagata che sfugge ai dispositivi di protezione dei clienti adottati da molte piattaforme di e-commerce.

1) L'utente deve usare programmi e browser completi e aggiornati

Avere un antivirus aggiornato, anche se banale, è ancora la migliore forma di protezione dalle truffe informatiche. Molti degli ultimi software hanno delle protezioni dedicate proprio agli acquisti online. Anche il browser va aggiornato perchè periodicamente rilascia delle modifiche che tutelano l'utilizzatore.

2) Dare la preferenza a siti ufficiali e certificati

Quando un'offerta si presenta troppo conveniente rispetto al prezzo di mercato dovrebbe scattare nell'utente il primo sospetto. Si deve quindi controllare che il sito che propone l'acquisto sia certificato e conosciuto. È sempre preferibile scegliere piattaforme di acquisto di grandi compagnie, perchè di solito offrono maggiore protezione e soprattutto un'assistenza anche dopo l'acquisto. Nel caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza (Trust e verified o veriSign trusted) che validano la sicurezza del sito

3) Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un negozio

Verificare sempre che tra le informazioni sul sito sia presente una partita iva, numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per poter contattare l'azienda come un indirizzo di posta elettronica o certificata un numero di assistenza clienti ecc. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciato e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati sociali sono facilmente verificabili sul sito dell'Agenzia delle entrate.

4) Leggere sempre le recensioni e i commenti degli utenti

Prima di procedere agli acquisti è sempre buona norma leggere i "feedback" di chi lo ha già utilizzato, ma anche utilizzare i motori di ricerca per verificare l'affidabilità di un sito è un ottimo modo di raccogliere informazioni sulle esperienze degli utenti. Le voci su un sito truffaldino o poco affidabile circolano infatti molto velocemente sulla Rete.

5) Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi

Se si sceglie di acquistare da grandi catene online è probabile che abbiano una applicazione dedicata, affidarsi quindi sempre a quelle ufficiali per evitare di essere reindirizzati su altri siti.

6) Utilizzare possibilmente carte di credito ricaricabili

Per completare una transazione sono indispensabili i dati della carta di credito. Se un venditore chiede ulteriori dati vuol dire che intende ottenere informazioni personali che vanno protette gelosamente. Al momento della conclusione della transazione la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di "https" sono ulteriori garanzie della riservatezza della trasmissione dei dati e della presenza di un protocollo di tutela dell'utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.

7) Attenzione al pishing e allo smishing

Si tratta di due pratiche truffaldine che consistono nel portare avanti la trattativa attraverso mail o sms contraffatti che richiedono di cliccare su un link per raggiungere una pagina web trappola che ruba informazioni personali e soprattutto le password. L'indirizzo di questi siti differisce sempre anche se a volte di poco, da quello originale.

8) Attenzione alla struttura dell'annuncio e dell'offerta

Leggere attentamente l'annuncio è un buon modo per capire con chi si ha a che fare, poche informazioni o foto troppo belle per essere vere sono un indizio. Chiedere sempre informazioni aggiuntive. Attraverso i motori di ricerca è anche possibile capire se le foto sono state carpite da altri siti.

9) Non sempre è un buon affare

È buona consuetudine diffidare sempre di un oggetto messo in vendita a prezzo irrisorio, non sempre è un affare: accertarsi sempre che non ci sia troppa differenza tra il prezzo ufficiale e quello proposto.

10) Non fidarsi è meglio

Bisogna sempre dubitare di chi chiede di essere contattato fuori dalla piattaforma di annunci con e-mail ambigue ma anche di chi ha troppa fretta di concludere la trattativa.

 

 

 

Federico Ballardin

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