In Turchia e in Siria si scava senza sosta per cercare di salvare vite, nonostante sia trascorsa più di una settimana dal terremoto devastante che ha colpito i due Paesi. I soccorritori intervengono anche grazie all’aiuto di numerosi cani da soccorso provenienti da varie parti del mondo. Al loro impegno si intrecciano delle storie commoventi come queste che vi raccontiamo.
Kopuk, ferito alle zampe ha continuato a cercare
Kopuk, un cane retriever, è stato assegnato con la sua squadra di soccorritori a Malatya, città nella provincia di Kahramanmaraş, duramente colpita dal sisma in Turchia. Dal suo arrivo il cane si è messo subito al lavoro, conducendo i soccorsi dove fiutava ancora la vita. È rimasto ferito alle zampe, frugando tra le macerie, e gli sono stati messi diversi punti di sutura. Ma non si è fermato, contribuendo - riportano i media turchi - al salvataggio di almeno 5 persone.
Proteo «morto in azione»
È morto invece «in azione» Proteo, uno dei 16 cani da soccorso inviati in Turchia dal Messico: lo ha annunciato ieri il ministero della Difesa messicano, come riportano i media nazionali. Il ministero non ha reso noto le cause del decesso del cane. «Grazie Proteo per il tuo lavoro eroico, hai compiuto la missione dell’esercito messicano», ha affermato il ministero della Difesa in un comunicato. «I membri dell’Esercito e dell’Aeronautica messicani si rammaricano profondamente per la perdita del nostro grande compagno, il cane Proteo, hai compiuto la tua missione come membro della delegazione messicana nella ricerca e nel salvataggio dei nostri fratelli in Turchia», prosegue la nota: «Siamo orgogliosi di te».
Poche ore prima dell'annuncio della tragica morte di Proteo, Balam, un altro cane della squadra messicana, è diventato l'orgoglio del Paese per aver salvato la vita di una donna di circa 40 anni che era rimasta intrappolata sotto le macerie.
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