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Amici di Noè

La storia del cane Mio: «Ha aiutato mia figlia a guarire, ora spetta a noi salvare lui»

Il Siberian Husky è nato con una malformazione al palato e deve essere rioperato dopo anni di cure e interventi.

A Mio basta la sua famiglia umana per essere felice, anche se ogni giorno fatica a nutrirsi e talvolta rifiuta del tutto il cibo. Ma Jenny, mamma di due bambini e proprietaria di questo Siberian Husky di tre anni, a quell'amico a quattro zampe sente di dover qualcosa di più, oltre ad un grande affetto. «A Mio devo tutto: ha aiutato mia figlia, che oggi ha 9 anni, a guarire da una conseguenza del parto» spiega. Ed è per questo, per gesto di riconoscenza, che Jenny Basso, di Zugliano, ora ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le ultime spese, per la guarigione definitiva, stavolta, del suo cane.

La storia del cane Mio

Mio oggi ha tre anni ed è nato con una palatoschisi (il labbro leporino): un difetto congenito che può colpire i cuccioli di razze diverse. A causa di questa malformazione, Mio è cresciuto molto meno dei suo fratelli e sorelle della cucciolata, e da piccino è stato nutrito con un sondino naso-gastrico. La sua voglia di vivere, però, ha convinto l'allevatrice e Jenny Basso - che di Siberian Husky ne ha avuti anche undici in famiglia - ad aiutarlo in quest'avventura di sopravvivenza.

Così Mio è arrivato a casa di Jenny, di suo marito e dei loro due bambini. È stato alimentato spingendogli il cibo nella gola. Ma poi, il suo palato si è aperto ancor di più e il cane è stato sottoposto a diverse operazioni. E si è ricorsi ad un innesto che però non è attecchito.

Ora, in accordo con i medici di una clinica veterinaria specializzata del Vicentino, e dopo vari esami, si è deciso di ricorrere ad una protesi fissa in titanio per il palato di Mio che gli consentirà di alimentarsi in sicurezza (parti di cibo, briciole, fili d'erba, terra gli provocano ostruzioni, irritazioni, e recidive che a lungo termine potrebbero intaccare anche l’udito). Di crescere e vivere con la sua famiglia. 

 

 

Una protesi per aiutare Mio

«Con lui non ho mai gettato la spugna, nonostante l’elevato costo che comportano le viste, le cure e le operazioni - racconta Jenny -. È un cane dolcissimo: Mio merita di vivere. Sul piano affettivo è diventato uno di famiglia. E lui per mia figlia ha fatto davvero tanto».

Così è partita sulla piattaforma GoFundMe (clicca qui) una raccolta fondi online "Aiutiamo Mio" per affrontare l'ultima operazione che consentirà al Siberian Husky di guarire definitivamente. «Abbiamo già raccolto 2.100 euro. Ne servono 3.500 per la protesi e l'operazione al palato. Con l'aiuto dei veterinari della clinica e di chi contribuisce anche con pochi euro sono certa che ce la faremo. Noi economicamente, come famiglia, ci siamo un po' prosciugati ma non molliamo. Per Mio si prova e si fa».


 

 

Luisa Dissegna

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