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Giornata mondiale delle balene, slalom tra minacce e perdita dell'habitat

Istituita nel 1980, è anche un simbolo della salute degli oceani
Giornata mondiale delle balene RIPRODUZIONE RISERVATA
Giornata mondiale delle balene RIPRODUZIONE RISERVATA
La giornata delle balene

Cacciate per secoli, ora sulle loro rotte si trovano a fare lo slalom tra altre mille difficoltà tra rischio collisioni per il traffico nautico, inquinamento acustico e chimico, macro e micro plastiche e non ultimo il cambiamento climatico.

Sono le balene, giganti fragili, di cui dal 1980 si celebra la giornata mondiale e che, ora più che mai, hanno di fronte la sfida contro la perdita dell'habitat. Istituita a Maui, nelle Hawaii, per onorare le balene megattere, che nuotavano al largo della costa dell'isola tropicale, questa giornata (che si è celebrata il 18 febbraio) è nata da un'idea di Greg Kauffman, il fondatore della Pacific Whale Foundation con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla minaccia di estinzione affrontata dalle megattere.

Negli ultimi anni la celebrazione è divenuta anche simbolo di salute degli Oceani e dei Mari.

 Da qui, si legge sul sito che annuncia l'anniversario, l'invito "all'azione per rendere le case delle balene un luogo sicuro in cui vivere". Nel Mediterraneo, tra le specie residenti, è possibile avvistare la balenottera comune, il più grande cetaceo del Mare Nostrum e il secondo animale più grande del pianeta dopo la balenottera azzurra.

Nel Mediterraneo si stimano oggi meno di 5mila esemplari di balenottera comune, ricorda il Wwf Italia, ed è considerata in pericolo di estinzione perchè minacciata dalle attività antropiche sempre più crescenti.

Le balene, riferisce ancora il Wwf, sono anche amiche del clima. Sono in grado infatti di sequestrare grandi quantità di carbonio dall’atmosfera. Ogni balena, infatti, sequestra circa 33 tonnellate di Co2 mentre di media un albero ne immagazzina meno di 50 kg all’anno. Per contribuire alla tutela di questi animali, specie ombrello in quanto indicatori dello stato di salute di un ecosistema e solitamente le prime specie ad essere minacciate dalle attività antropiche, ognuno può contribuire con piccoli gesti quotidiani.

A partire dal risparmio idrico. Meno acqua viene utilizzata in ogni famiglia, minore sarà il deflusso in eccesso negli Oceani, si legge sulle pagine del World Whale Day. Inoltre ridurre ciò che viene gettato nella spazzatura aiuterà a diminuire la quantità di rifiuti che finisce nei Mari.

Quindi l'appello a ridurre gli acquisti di prodotti confezionati in plastica. Infine, proprio di recente, un gruppo di ricercatori guidato dall'Università brasiliana di Campinas, ha pubblicato sulla rivista Scientific Reports il risultato di uno studio che ha individuato ciò che hanno fatto delle balene i maestosi giganti del mare. Si tratta di quattro geni (GHSR, IGFBP7, NCAPG e PLAG1) che sono risultati collegati alle dimensioni enormi di questi esemplari e sembrano funzionare anche come controllori di diversi aspetti del ciclo vitale delle cellule e come soppressori di varie tipologie di tumori.

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