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Dal Padovano a Legnago

Fugge spaventato dai botti, Black ritrovato a quasi cento chilometri di distanza dopo 15 giorni

Le reazioni: «Serve una legge nazionale per mettere al bando i botti»
Black e il possibile percorso compiuto
Black e il possibile percorso compiuto
Black e il possibile percorso compiuto
Black e il possibile percorso compiuto

Ha vagato senza meta per 16 giorni dopo essere scappato di casa, nel Padovano, terrorizzato dai botti di Capodanno. Una fuga di oltre 100 km conclusasi a Legnago dove è stato trovato rannicchiato in una buca scavata vicino a Ponte Limoni, a Legnago (Verona) in riva all'Adige. 

La storia

Black, così si chiama il pastore tedesco di circa otto anni, era fuggito dall’abitazione dei suoi proprietari, a Santa Giustina in Colle (Padova), perdendo completamente il senso dell'orientamento. Il cane ha corso per giorni e giorni fino a quando è arrivato a Legnago e ha deciso di scavare una buca nell'argine del fiume per ripararsi dal freddo. E proprio qui è stato ritrovato la mattina del 16 gennaio da due donne che lo hanno visto rannicchiato nel suo rifugio di fortuna e si sono preoccupate per le sue condizioni di salute pensando che fosse un cane abbandonato. Sono stati quindi avvisati i volontari della Lega nazionale per la difesa del cane di Legnago e Basso veronese, i quali hanno suggerito di chiamare subito le forze dell’ordine per far recuperare il povero animale. Una volta giunto sul posto, il cinovigile si è avvicinato a Black cercando di tranquillizzarlo e facendogli capire che voleva aiutarlo. Il pastore ha tentennato un po' prima di abbandonare il suo rifugio, che probabilmente aveva scavato qualche giorno prima. Poi ha seguito l'operatore che ha verificato se fosse munito di microchip e qui è emersa la sorpresa. 

La sorpresa

Con grande stupore, il cinovigile ha infatti scoperto che Black apparteneva ad una famiglia di Santa Giustina in Colle, paese distante un centinaio di km da Legnago. Nei dati inseriti all'anagrafe canina regionale c'era anche il telefono del proprietario, che ha appreso praticamente in diretta del salvataggio del suo amato amico a quattro zampe. La famiglia è quindi partita in fretta e furia per venire a riprendersi il cane che ormai disperava di poter riabbracciare. Nei giorni successivi alla fuga per i botti di Capodanno i proprietari avevano tempestato i Social di appelli nella speranza che qualcuno della zona avesse visto il loro cagnolone ma purtroppo Black sembrava essere svanito nel nulla. Il 9 gennaio c'era stato poi un avvistamento in centro a Padova e poi nessuna altra segnalazione fino a quando qualcuno lo aveva avvistato nei dintorni di Legnago. I dubbi che si trattasse di Black erano ovviamente più d’uno vista la notevole distanza da casa ma alla fine si trattava proprio di lui, visibilmente debilitato per i tanti giorni trascorsi all’addiaccio e senza cibo. 

Le reazioni

«La storia di Black», commenta Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, «è emblematica di un problema profondo. La vicenda mostra quanto siano dannosi i botti. Tutti hanno presente cosa accadde qualche anno fa a Roma quando morirono migliaia di storni a causa degli scoppi. Prima di Capodanno avevamo lanciato un appello a tutti i sindaci perché vietassero i botti e sulla necessità di una legge nazionale per metterli al bando». 

Riccardo Mirandola

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