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Amici di Noè

Anche i delfini "vittime di guerra": centinaia di esemplari feriti o uccisi nel Mar Nero

Delfini spiaggiati sul Mar Nero (Foto The Guardian)
Delfini spiaggiati sul Mar Nero (Foto The Guardian)
Delfini spiaggiati sul Mar Nero (Foto The Guardian)
Delfini spiaggiati sul Mar Nero (Foto The Guardian)

La guerra in Ucraina potrebbe avere causato un aumento della moria di delfini nel Mar Nero. Ne sono convinti gli scienziati della Turkish Marine Research Foundation (Tudav), stando al Guardian. I ricercatori ritengono che l’aumento dell’inquinamento acustico nel Mar Nero settentrionale, causato da circa 20 navi della marina russa e dalle attività militari in corso, potrebbe aver spinto i cetacei a sud verso le coste turche e bulgare, dove vengono bloccati o catturati nelle reti da pesca in numero insolitamente elevato. 

Dall’inizio della guerra, la Turchia ha registrato un aumento degli spiaggiamenti del delfino comune (Delphinus delphis) lungo la costa del Mar Nero. Più di 80 animali sono stati trovati morti nel Mar Nero occidentale del paese, cosa che la Turkish Marine Research Foundation (Tudav) ha descritto come «un aumento straordinario».

«Centinaia di delfini sono stati trovati feriti o uccisi dai potenti sonar militari». Un'altra denuncia arriva da Atanas Rusev, capo della campagna bulgara "Save the Dolphins", che su Facebook ha dedicato un post ai cetacei "vittime della guerra". Gli animali feriti si sarebbero riversati sulle coste di Bulgaria, Romania, Turchia e Ucraina. Secondo gli attivisti, molti dei delfini ritrovati a riva senza vita riportano anche evidenti segni di ustioni provocate da esplosioni di bombe. Altri avrebbero subito lesioni interne che avrebbero compromesso gravemente la loro capacità di orientamento. Gli esemplari arrivati vivi sulle coste bulgare appaiono deboli e denutriti.

 

 

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