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Sudafrica: 25 anni di carcere a bracconieri di rinoceronti

Duro colpo al bracconaggio in Sudafrica, dove i membri di una famigerata gang riconosciuta colpevole di aver sterminato quasi 100 rinoceronti in aree protette, sono stati condannati a 25 anni di carcere: sentenza confermata dalla corte d’appello di Makhanda, l’ex Grahamstown. Una duplice sentenza esemplare, quella emessa contro la gang Ndvolu, considerata dai protezionisti una pietra miliare nella lotta al traffico clandestino di corni di rinoceronte e, in generale, contro la piaga del bracconaggio.
Nella sentenza di primo grado del novembre 2019, confermata, la banda Ndvolu è stata riconosciuta colpevole di 55 capi d’accusa relative all’uccisione di almeno 13 esemplari di rinoceronte, anche se le stime attribuiscono alla banda almeno 100 uccisioni illegali. I media sudafricani raccontano che la gang (due fratelli di cognome Ndvolu e un ranger complice con lo stesso cognome ma descritto come omonimo ma non imparentato) normalmente immobilizzavano con freccette paralizzanti sparate da un fucile i pachidermi, i quali poi subivano da vivi l’amputazione del loro corno con una sega e venivano lasciati a morire agonizzanti. Almeno 99 sono le uccisioni attribuite a loro, che non si sono più ripetute da quando i Ndvolu furono arrestati in flagrante nel giugno 2016 nell’area protetta Makana Resort, nello stato di East Cape, con con oltre 10 chili di corni di rinoceronte e una sega insanguinata.

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