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Amici di Noè

M49 ancora in fuga. Ecco cosa fare se si incontra un orso

L'orso M49 in fuga è diventato una "star" a livello internazionale
L'orso M49 in fuga è diventato una "star" a livello internazionale
L'orso M49 in fuga è diventato una "star" a livello internazionale
L'orso M49 in fuga è diventato una "star" a livello internazionale

Continua la rocambolesca fuga di M49, ribattezzato "Papillon", come il film che racconta la storia autobiografica del detenuto Henri Charrière. L'orso, diventato una sorta di star internazionale, è stato avvistato per l'ultima volta qualche giorno fa in località Chegùl, salendo dal passo del Cimirlo in provincia di Trento. I suoi passaggi erano stati notati anche sul versante della Valsugana, vicino al lago di Caldonazzo.  L'escursionista che per ultimo lo ha incrociato al valico si è fermato ed ha cominciato a retrocedere. L'orso ha così continuato per la sua strada. 

 

Un comportamento corretto, che anche Daniela D’Amico, dirigente dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (AIGAE) e responsabile promozione e comunicazione del Parco Nazionale d’Abruzzo-Lazio-Molise, consiglia di tenere.  Spiega: «Se si dovesse avere l’opportunità di incontrare un orso bisogna mantenere la calma, indietreggiare lentamente senza fare movimenti bruschi. Di solito l’animale si allontana. Quando l’orso si alza sulle zampe posteriori è perché sta osservando i dintorni, acquisendo informazioni con l’olfatto. Lasciate sempre una via di fuga all'animale ed evitate di inseguirlo».       

 

Nel frattempo una nuova ordinanza, in merito alla cattura di M49, è stata firmata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti dopo la protesta in piazza di Coldiretti arrivati da malghe e pascoli per far conoscere le storie di paura e danni provocati dall'orso e dai lupi. «Qualora si verifichino situazioni che possano determinare ulteriore pericolo per l'incolumità di terzi o degli stessi operatori del Corpo forestale trentino, di procedere all'abbattimento dell'animale» si legge nell'ordinanza. E ancora, «Se cattureremo l'orso M49 lo porteremo nuovamente al Centro Casteller, perché al momento in Italia, e anche in Europa, è il miglior centro dove si fa la gestione degli orsi» ha aggiunto Fugatti. Una scelta, quella dell'abbattimento,non appoggiata dal Ministero. 

 

L'orso M49 era stato catturato il 15 luglio nella zona della Val Rendena, ma dopo essere stato rinchiuso nel Centro faunistico del Casteller, a sud di Trento, è riuscito a scappare scavalcando un muro alto 4 metri e mezzo elettrificato a 7.000 volt. La prima ordinanza di cattura era stata firmata dalla Provincia di Trento all'inizio di luglio.

   
  

 

   

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