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Lav: «La caccia può trasmettere l'influenza aviaria all'uomo»

«In un periodo in cui il nostro Paese è sottoposto alla preoccupante diffusione dell’epidemia di Covid-19, non si capisce per quale motivo i cacciatori possano continuare indisturbati a uccidere e manipolare animali potenzialmente infetti.  Chiediamo che il Ministro della Salute Speranza con un’Ordinanza urgente sospenda immediatamente la caccia a tutte le specie  migratorie». Lo dichiara in un comunicato Massimo  Vitturi, responsabile LAV, area Animali Selvatici. 
«Il numero di animali selvatici portatori di influenza aviaria ad alta patogenicità continua ad aumentare - scrive la Lav -.  Il Centro di referenza nazionale del Ministero della Salute per l’influenza aviaria comunica di avere individuato la presenza del virus H5 in ben 92 campioni di uccelli uccisi dai cacciatori in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, mentre altri 2 casi sono stati individuati in uccelli rinvenuti morti». «Il  Centro nazionale per l’influenza aviaria, costituito presso l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie - prosegue la Lav -, a  proposito del virus di cui potrebbero essere portatori gli uccelli selvatici, precisa che data l’elevata frequenza con
cui questi virus vanno incontro a fenomeni di mutazione, c’è la concreta possibilità che da un serbatoio animale possa originare un nuovo virus per il quale la popolazione umana risulta suscettibile».
«La caccia, quindi, si configura come possibile fonte di un nuovo spillover - conclude l’ong -, estremamente pericoloso non solo per i cacciatori, possibili responsabili del salto di specie di un virus da animale a uomo, ma anche per tutti i cittadini, che poi potrebbero essere da loro contagiati».
 

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