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Amici di Noè

Dal Parco Natura Viva l'sos per il leopardo delle nevi

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Nudan e Samira al Parco Natura Viva di Bussolengo
Nudan e Samira al Parco Natura Viva di Bussolengo
I leopardi delle nevi ospiti al parco

Nudan e Samira, la coppia di leopardo delle nevi che vive al Parco Natura Viva di Bussolengo, sarà protagonista delle celebrazioni in occasione della Giornata mondiale dedicata a questa specie che si terranno al parco domenica 27 ottobre.

La Fondazione ARCA onlus (Animal Research and Conservation in Action) sarà presente dalle 11 alle 16.30 nell'area giochi Animaliadi per informazioni sulla specie e fundraising a favore di Snow Leopard Trust, che lavora in Mongolia per la tutela di questa specie e di cui il Parco Natura Viva è partner da molti anni. 

 

Noto con l’appellativo di “fantasma delle montagne” per il suo carattere elusivo e solitario, il leopardo delle nevi sopravvive sulle montagne dell’Asia centrale con una stima di esemplari che non supera le 6mila unità: tra le cause del rischio di estinzione la sottrazione dell’habitat da parte delle attività umane ma anche il cambio del clima, che spinge la specie ad altitudini sempre maggiori.

 

L'HABITAT.  Per decreto del governo, anche l’ultima fonte d’acqua, nell'oasi oasi di Khuvd Khurshuut sui Monti Tost, oggi è libera e i leopardi delle nevi potranno condividerne l’accesso con le 280 famiglie di pastori mongoli che abitano questo angolo remoto del deserto del Gobi. 

Annuncia Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo: «La Tost Nature Reserve ha annesso altri 150 chilometri quadrati, raggiungendo un’estensione totale di 8.965: si tratta dell’unica area protetta della Mongolia specificamente in forza della presenza del leopardo delle nevi». 

A condurre una battaglia fondamentale per una specie a rischio di estinzione che in Mongolia sopravvive con una popolazione tra i 500 e i 1.000 esemplari (seconda alla Cina, tra i 2.000 e i 2.500) è stato lo Snow Leopard Trust, ma anche e soprattutto la popolazione locale coordinati da Surenkhuu Luvsan, una donna pastore che da 18 anni si fa carico del grido di aiuto che arriva dalla fauna selvatica del deserto del Gobi.

 

L'OASI NEL DESERTO DEI GOBI. «Nei 9mila chilometri quadrati ora integralmente protetti - conclude Avesani Zaborra - vivono tra i 12 e i 15 leopardi adulti, che ogni anno mettono al mondo dei piccoli. È un ottimo numero per una specie solitaria, che ha bisogno di un grande territorio individuale e che soffre di un declino continuo. Ma ora, nessuno avrà più problemi di accesso all’acqua».

 

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