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Cani a catena sull'Altopiano, l'Enpa dice "basta" e lancia una petizione

Cani a catena sull'Altopiano nella foto di Enpa
Cani a catena sull'Altopiano nella foto di Enpa
Cani a catena sull'Altopiano nella foto di Enpa
Cani a catena sull'Altopiano nella foto di Enpa

«È ora di dire basta! Nell’Altopiano di Asiago la piaga dei cani a catena è ancora una realtà “tollerata” dagli amministratori locali, che non fanno abbastanza, per non dire nulla, per far rispettare leggi che già esistono e vietano questa pratica inumana ed incivile». Enpa prende una posizione dura contro questa "piaga" con il lancio di una petizione rivolta ai sindaci dei comuni dell’Altopiano per sensibilizzarli e chiedere loro di intervenire con misure concrete per fermare questi trattamenti disumani, applicando le leggi vigenti.

La petizione è stata intitolata "Liberiamo dalle catene i cani dell’Altopiano di Asiago" ed ora Enpa Thiene-Schio chiede di aderire a questa battaglia. «Centinaia di cani sono detenuti con catene spesso molto corte, con ripari inadeguati, casette fatiscenti, senza alcuna protezione dal gelo che in questi mesi raggiunge nell'Altopiano temperature estremamente rigide. In alcune situazioni si ravvisa un vero e proprio maltrattamento e la detenzione degli animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze» riporta la petizione promossa dal coordinamento regionale Enpa.

 

L'AGGRESSIONE ALLE GUARDIE ZOOFILE - «Il 16 gennaio scorso, due guardie zoofile Enpa, che stavano facendo un controllo per dei cani detenuti a catena a Camporovere sono state brutalmente aggredite e picchiate riportando rispettivamente una settimana e 10 giorni di prognosi» scrive ancora Enpa. «Inoltre i proprietari hanno liberato i cani dalle catene nel tentativo di aizzarli contro le guardie: i cani liberi sono scappati in strada, mettendo in pericolo loro stessi ed i passanti».

Mercoledì alle 11,20 una corposa documentazione sui fatti avvenuti a Camporovere è stata consegnata alla Procura della Repubblica: «il lavoro messo insieme dalle guardie zoofile dell’Enpa assieme alla parte riguardante le forze dell’ordine non lascia spazio a dubbi. Tredici pagine di denuncia con 18 allegati, video e “moviola” in cui si coglie tutta la drammaticità dell’aggressione». 

«Dall’Altopiano arrivano segnalazioni documentate di cani a catena corta, detenuti spesso in condizioni igieniche pessime, o in stato di abbandono, da soli lontano da casa, magari a guardia di un rustico disabitato. Va ricordato che il cane è un animale da “branco” condannarlo a vivere da solo lontano da tutto significa ucciderlo lentamente» conclude Enpa.  

 

 

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